26 aprile 2024
Aggiornato 18:30
Il caso

Oristanto, bimbo ricoverato per tetano: non era vaccinato

Un bambino ha contratto il tetano a causa di una caduta in bici. E’ ricoverato a San Martino di Oristano: i genitori avevano rifiutato l’Immunoglobulina antitetanica. Condizioni in miglioramento.

Bimbo ricoverato per tetano a Oristano
Bimbo ricoverato per tetano a Oristano Foto: Shutterstock

ORISTANO - È rarissimo vedere nel nostro paese un bambino affetto da tetano. Le coperture vaccinali erano riuscite a debellare quasi totalmente questa temibile patologia. Vi erano solo casi sporadici tra gli adulti, ma nella popolazione infantile il numero di colpiti si attestava intorno allo zero.  Negli ultimi anni, però, impera la disinformazione in fatto di vaccini: per qualche strana ragione, ci sono tante – troppe -  persone che credono più alle notizie antiscientifiche che a quelle scientifiche. E il risultato è questo: l’Italia sta assistendo a un grande aumento di casi relativi a malattie debellate da tempo. È davvero questo che vogliamo per il nostro paese? Rischiare di ammalarci come accadeva poco meno di un secolo fa?

Tetano a Oristano – Torna di nuovo il tetano: il fatto è accaduto a un bambino di dieci anni di Oristano. Un problema che, secondo Giovanni Zanda, direttore dell’unità di pediatria «in Italia non succedeva da trent’anni». Verrebbe da chiedersi come è potuto accadere. Il motivo è semplice: il bambino non era mai stato vaccinato. La dichiarazione di Zanda sono confermate dai dati riportati su Epicentro che indicano 31 casi di bambini affetti da tetano tra l’anno 1990 e il 2000.

Immunoglobulina antitetanica – Tutto accade pochi giorni fa quando la famiglia si trova, in vacanza, in un momento di meritato riposo. Il piccolo, però, poco prima della partenza – durante una passeggiata in biciletta – si era procurato, cadendo, una ferita alla testa. I genitori lo avevano prontamente accompagnato al pronto soccorso. Per fortuna la ferita non era grave ma il personale medico aveva consigliato loro di effettuare – per motivi di sicurezza – la terapia con l’immunoglobulina antitetanica, come vuole la prassi. Si tratta di un accorgimento che viene effettuato in via cautelativa. Il tetano, infatti, non si manifesta subito ma da 3 a 21 giorni dall’evento. Tuttavia il papà e la mamma del bambino hanno rinunciato anche a questa procedura.

Ospedale San Martino – Ora il bambino si trova ricoverato all’Ospedale San Martino di Oristano. Durante la vacanza, infatti, aveva cominciato ad accusare disturbi insoliti: tra questi una leggera paralisi facciale. Tutto ciò ha messo in allarme i medici ancor prima di conoscere la sua vicenda. Il fatto strano era che il piccolo non rispondeva alla tradizionale terapia cortisonica. Ottenendo ulteriori dettagli dai genitori è stato facile comprendere la natura del problema.

Condizioni in miglioramento – Attualmente il piccolo è ancora ricoverato in ospedale ma le sue condizioni sembrano essere in netto miglioramento. Permangono solo più alcuni sintomi tipici come le contrazioni muscolari e la paralisi dei nervi cranici.

Coperture vaccinali - «La vicenda – continua Zanda in un’intervista all’ANSA - ripropone il tema della scelta da parte di alcuni genitori di non vaccinare i propri figli, esponendoli a rischi apparentemente banali, che potrebbero avere conseguenze molto pesanti e persino letali sulla salute dei propri figli. Devo dire che la Sardegna e la provincia di Oristano registrano, in questo senso, delle buone coperture vaccinali: il nostro reparto, negli ultimi tempi, ha preso in carico un solo caso di morbillo. Il caso di tetano rappresenta un'eccezione che, certamente, sarebbe stata evitabile se il piccolo fosse stato vaccinato».