Arriva il vaccino anti-colesterolo. Ecco la rivoluzione
Dopo i promettenti risultati sugli animali, al via i test clinici per il vaccino per immunizzare le persone dai livelli elevati di colesterolo e l’aterosclerosi

ROMA – Un vaccino contro il colesterolo. Questa la soluzione che potrebbe portare a invertire la rotta nella lotta alle malattie cardiache e cardiovascolari, che sono ancora oggi la principale causa di morte al mondo. Gli scienziati, dopo aver testato il nuovo vaccino sugli animali, ottenendo risultati promettenti, ora passano a uno studio clinico di Fase I su pazienti umani per osservarne gli effetti. Se le cose andranno come ci si aspetta, si potrà avere un vaccino per immunizzare le persone dai livelli elevati di colesterolo e il restringimento delle arterie causate da accumulo di placca, o aterosclerosi. Lo studio, è stato pubblicato sull’European Heart Journal [1], ed è il primo a dimostrare che è possibile immunizzare i topi geneticamente modificati con una molecola che induce il corpo a produrre anticorpi contro un enzima chiamato PCSK9 (proprotein subtilisina covertase/Kexin tipo 9), che svolge un ruolo nel prevenire l’accumulo nel sangue del colesterolo ‘cattivo’ o LDL (lipoproteine a bassa densità).
Si rischia serio
Chi presenta livelli elevati di colesterolo LDL nel sangue, vuoi per cause genetiche o ereditarie, vuoi perché segue una dieta scorretta o stili di vita errati, ha un elevato rischio di sviluppare malattie cardiovascolari e di morire prima del tempo. Oggi, ricordano i ricercatori in un comunicato, esistono farmaci come le statine che possono essere utilizzati per abbassare il colesterolo LDL. Tuttavia, devono essere assunte giornalmente, e anche se sono generalmente ben tollerati, questi farmaci possono causare effetti collaterali negativi in alcune persone. Dei composti che abbassano il colesterolo, regolarmente approvati, ci sono i cosiddetti anticorpi monoclonali rivolti a PCSK9. Questi sono molto efficaci, ma scontano un effetto di breve durata che costringe a ricorrere spesso a essi – tenuto conto che hanno anche costi piuttosto elevati.
Lo studio e i risultati
Gli scienziati avrebbero così sviluppato un vaccino, denominato AT04A, che è già stato testato sui topi. I modelli animali, a cui è stato iniettato sotto pelle il vaccino, anche se sono stati alimentati con cibi molto grassi al fine di far aumentare il colesterolo e indurre l’aterosclerosi, hanno invece mostrato di aver ottenuto una riduzione del 53% del colesterolo e una riduzione del 64% del danno aterosclerotico ai vasi sanguigni. Infine, vi era anche una riduzione tra il 21% e il 28% dei marcatori biologici dell’infiammazione delle arterie. Gli anticorpi sono rimasti funzionali per l’intero periodo di studio e, a sorpresa, le concentrazioni erano ancora elevate alla fine dello studio.
Colesterolo ridotto in maniera costante
Il vaccino «AT04A è stato in grado di indurre anticorpi specifici dell’enzima PCSK9 per tutto il periodo di studio nella circolazione sanguigna dei topi trattati – ha spiegato il dottor Günther Staffler, chief technology officer di Affiris (la società che ha sviluppato AT04A) – Di conseguenza, i livelli di colesterolo sono stati ridotti in modo coerente e duraturo, con una conseguente riduzione dei depositi di grasso nelle arterie e del danno aterosclerotico, nonché una minore infiammazione della parete arteriosa».
Gli anticorpi
«La riduzione dei livelli di colesterolo totale – aggiunge Staffler – era significativamente correlata alla concentrazione di anticorpi indotti, dimostrando che gli anticorpi indotti causato la riduzione del colesterolo e, inoltre, sono in ultima analisi responsabili della riduzione dello sviluppo dell’aterosclerosi. Dato che le concentrazioni anticorpali sono rimasti elevate anche al termine dello studio, si può presumere che avrebbero continuato a ridurre i livelli di colesterolo per qualche tempo, con conseguente effetto di lunga durata, come è stato dimostrato in studi precedenti».
I test sull’uomo
«Se questi risultati si tradurranno con successo negli esseri umani – sottolinea il dott. Staffler – questo potrebbe significare che, come gli anticorpi indotti persistono per mesi dopo una vaccinazione, potremmo sviluppare una terapia di lunga durata che, dopo la prima vaccinazione, ha solo bisogno di un richiamo annuale. Questo comporterebbe un trattamento efficace e più conveniente per i pazienti, nonché maggiore compliance del paziente».
Come funziona il vaccino
L’enzima PCSK9 – si legge nel comunicato – viene prodotto nel fegato e si blocca nei recettori del colesterolo LDL, riducendo la loro capacità di sbarazzarsi del colesterolo LDL dal sangue. Quando iniettato, l’AT04A induce il corpo a produrre anticorpi che bloccano la funzione di PCSK9, in modo che l’attività dei recettori del colesterolo LDL sia aumentata. «Il modo in cui è somministrato l’AT04A è paragonabile a un vaccino – fa notare Staffler – Tuttavia, la differenza tra un vaccino convenzionale e il nostro approccio è che un vaccino induce anticorpi che sono specifici per le proteine batteriche o virali che sono estranei all’organismo (patogeni), mentre AT04A induce gli anticorpi contro una proteina bersaglio che è prodotta dal corpo (proteine endogene). Questo è davvero un approccio immunoterapeutico piuttosto che un approccio vaccinale».
[1] ‘The AT04A vaccine against proprotein convertase subtilisin/kexin type 9 reduces total cholesterol, vascular inflammation, and atherosclerosis in APOE*3Leiden. CETP mice’, by Christine Landlinger et al. European Heart Journal. doi:10.1093/eurheartj/ehx260.
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