Lisomucil sciroppo tosse ritirato dalle farmacie per contaminazione. Non usatelo
Sanofi ha richiamato dal commercio, a titolo cautelativo volontario, lo sciroppo per la tosse Lisomucil. Possibile contaminazione da precipitato. Ecco i lotti interessati
ROMA – Ancora un ritiro dal commercio di un farmaco. Questa volta tocca al famoso sciroppo per la tosse Lisomucil. A darne comunicazione è la stessa casa produttrice, la Sanofi, che indica anche le ragioni per cui lo sciroppo è stato richiamato, a scopo cautelativo, dalle farmacie. Il provvedimento è poi stato ripreso da Federfarma Roma che segnala la nota dell’azienda pervenuta in data 19.06.2017. Il motivo del richiamo sarebbe dovuto alla possibile presenza di precipitato nei botticini di sciroppo. Il tutto è stato confermato dall’analisi eseguita sui campioni dei lotti oggetto del richiamo, e avvenuta presso un sito di produzione. Le confezioni presenti in farmacia dovranno essere immagazzinate in apposita area sicura e poi predisposte per essere inviate ad Assinde (ritiro e smaltimento dei resi farmaceutici) con la prima tranche utile. Lisomucil è un farmaco utilizzato nella terapia sintomatica delle affezioni dell’apparato respiratorio accompagnate da tosse e catarro.
I lotti interessati dal provvedimento
I lotti oggetto del ritiro sono: LISOMUCIL*AD SCIR200ML S/Z 750 – AIC 023185097: Lotto Scadenza 332 Dicembre 2018; 333 Dicembre 2018; 334 Aprile 2018; 335 Aprile 2019; 336 Giugno 2019; 337 Giugno 2019; 5K0402 Luglio 2018 e 5K0421 Agosto 2018.
Se qualcuno avesse già in casa una di queste confezioni è invitato a non utilizzare il prodotto e a restituirlo in farmacia.
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