29 marzo 2024
Aggiornato 08:30
Neurologia

Oltre il 30% delle chiamate in pronto soccorso sono per problemi neurologici

Al Congresso di Neurologia di emergenza-urgenza a Genova dal 15 al 17 giugno si parla di come in Italia oltre il 30% delle chiamate al Pronto Soccorso interessino il neurologo. L’importanza di non sottovalutare il fenomeno e delle figure neurologiche

Pronto soccorso
Pronto soccorso Foto: Shutterstock

GENOVA – Domani, 15 giugno 2017, si apre a Genova, il II Congresso Nazionale dell’Associazione Neurologia d’Emergenza Urgenza (ANEU), che aderisce alla SIN (Società Italiana di Neurologia) per sottolineare l’importanza delle figure neurologiche e sarà l’occasione per aggiornare gli algoritmi decisionali nell’emergenza-urgenza neurologica, già pubblicati in un volume particolarmente ricco di informazioni sulle procedure che è opportuno mettere in atto nel Pronto Soccorso o in altre condizioni urgenti in presenza di sintomi neurologici come ad esempio le cefalee, le vertigini, i disturbi muscolari di tipo acuto, l’epilessia o i traumi cranici. L’evento si svolge presso il Padiglione IST Nord dell’IRCSS San Martino.

Più casi al pronto soccorso
Oggi è la neurologia da considerare tra le specialità mediche più richieste in Pronto Soccorso e dati epidemiologici italiani (Studio NEU1, del 2001-2002 e NEU2, del 2012-2013) hanno evidenziato come, nel nostro Paese, oltre il 30% delle chiamate in PS interessino il Neurologo. L’intervento di questo specialista è molto importante anche per una corretta impostazione del percorso terapeutico nelle patologie di specifica competenza, con riduzione del numero di indagini e dei ricoveri inappropriati e conseguente risparmio dei costi sanitari.

L’emergenza
Molte patologie neurologiche – ricordano dalla Aneu – esordiscono in maniera acuta e si presentano con caratteristiche di emergenza/urgenza, rappresentando circa il 10% delle cause di presentazione nei Dipartimenti di Emergenza Accettazione (DEA). «Si tratta spesso di patologie severe, gravate da elevata mortalità e da notevoli costi, non solo relativi alla assistenza in acuto ma anche agli esiti, talora invalidanti – spiega il dottor Giuseppe Micieli, Presidente ANEU e Direttore del Dipartimento di Neurologia d’Urgenza IRCCS Fondazione Istituto Neurologico Nazionale C. Mondino di Pavia – Molte hanno frequenza rilevante, come l’ictus cerebrale ischemico/emorragico, il trauma cranico, le crisi epilettiche: in questi casi l’approccio clinico nelle prime ore è determinante per la vita dei pazienti e per la prognosi. La presa in carico delle emergenze/urgenze neurologiche da parte dello specialista competente, sin dalla loro presentazione al DEA, comporta un innegabile beneficio per il paziente in termini di tempestività e accuratezza diagnostica, ridotta mortalità e migliore prognosi e consente una riduzione dei costi in termini di filtro ai ricoveri inappropriati e di riduzione delle giornate di degenza».

Arriva l’App dedicata
Nel corso di quest’anno, si legge nel comunicato, l’Associazione Neurologia d’Emergenza Urgenza prevede anche di realizzare un’App che permetta un accesso semplificato e un migliore approccio diagnostico al neurologo in PS/DEA. Tutte le emergenze/urgenze neurologiche devono essere valutate e gestite in un contesto assistenziale a gestione neurologica: dati epidemiologici del recente Studio NEU evidenziano come nelle Unità Operative Complesse di Neurologia italiane aperte alla emergenza/urgenza, i neurologi sono già prevalentemente impegnati nella diagnosi e nel trattamento delle affezioni neurologiche acute sia in attività di consulenza che in attività di ricovero.

Prima di tutto la qualità
Durante il Congresso, ampio spazio verrà dedicato alla qualità offerta dal neurologo in caso di trauma cranico lieve-moderato che rappresenta il 4,8% degli accessi per trauma al Pronto Soccorso. «Da sempre la Società Italiana di Neurologia sottolinea l’importanza di controlli qualificati, clinici e strumentali, per valutare le conseguenze a breve e medio termine dei traumi cranici lievi e moderati che rappresentano circa il 95% di tutta la traumatologia cranio-encefalica – afferma il Professor Leandro Provinciali, Presidente SIN – I neurologi spingono per l’utilizzo di scale adeguate per la registrazione dei sintomi che esordiscono dopo il trauma, in particolare riguardo alla ricorrenza di dolore e alle conseguenze psichiche. Questa valutazione neurologica deve entrare necessariamente nella routine operativa dei maggiori Ospedali».

Realizzare una rete di strutture dedicate
Nel corso dell’incontro si parlerà anche dei modelli organizzativi e delle collaborazioni (multiprofessionali) necessarie per la realizzazione di una rete di strutture dedicate alla neurologia d’urgenza; della formazione del neurologo d’urgenza con specifico riferimento ad interventi di primo soccorso al paziente critico e all’utilizzo in acuto di strumenti di neurofisiologia (EEG, Ecodoppler dei tronchi sopraortici, Doppler Transcranico, Elettromiografia) e della definizione di un protocollo (ProntoNEU) da applicarsi lo stesso giorno in tutte le realtà neurologiche italiane per la verifica dei carichi di lavoro, della qualità degli interventi e degli esiti degli stessi effettuati dallo specialista sui casi neurologici.