Scienziati genovesi studiano come riparare il cervello con le neuro-protesi
Scienziati dell'Istituto Italiano di Tecnologia di Genova stanno studiando una nuova generazione di neuro-protesi. I pazienti a cui si rivolgono sono persone con disabilità motorie a causa di lesioni cerebrali, come per esempio l'ictus
GENOVA – Il portale di divulgazione scientifica Yoris ha pubblicato una nota in cui si riporta del lavoro svolto dai ricercatori italiani dell'Istituto di Tecnologia di Genova, sui disturbi neurologici e i traumi, causati da lesioni cerebrali, come per esempio l'ictus, che interrompono le connessioni tra cervello e corpo, causando paralisi per milioni di persone in tutto il mondo. È probabile che il numero di malati aumenti nei prossimi anni a causa dell'invecchiamento della popolazione, mentre l'attuale tecnologia assistiva è ancora limitata. Questi problemi saranno portati all'attenzione del pubblico durante la giornata internazionale delle persone con disabilità il 3 dicembre prossimo.
Il lavoro italiano
Ricercatori dell'Istituto Italiano di Tecnologia di Genova (che ha sviluppato il famoso robot dotato di senso umanoide iCub) stanno studiando strumenti in grado di riparare aree cerebrali danneggiate da una lesione traumatica o da un ictus. Gli scienziati, che lavorano nell'ambito del progetto europeo FET (Future and Emerging Technologies) Brain Bow, stanno preparando una nuova generazione di neuro-protesi, che sono dispositivi in grado di ripristinare la comunicazione nei circuiti neuronali, sostituendo la parte del cervello dove si trova il danno. Attualmente, tutte le pratiche e le tecniche di riabilitazione funzionano solo sugli arti tramite il sistema nervoso periferico. C'è anche un video esplicativo che si può vedere QUI.
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