Arriva il primo ibrido uomo-maiale. A cosa serve?
Scienziati californiani hanno creato embrioni che sono metà uomo e metà maiale. Ma a cosa mirano con questi incroci genetici?

LA JOLLA – Gli scienziati del Salk Institute di La Jolla, in California, hanno creato degli embrioni che sono un ibrido uomo-maiale. Lo hanno fatto utilizzando delle cellule staminali. L’obiettivo, secondo i ricercatori, è quello sia di comprendere che curare molte malattie umane – specie quelle di cui oggi non si conosce cura. Allo stesso modo, il risultato di questi ibridi potrebbe essere usato nei pazienti in attesa di trapianto. A detta di Jun Wu e colleghi «Questo studio compie un primo passo importante.
Cosa hanno fatto
Per arrivare a creare questi embrioni, detti anche ‘chimere’, i ricercatori hanno inserito delle cellule staminali umane in embrioni di maiale. Dopo qualche settimana dall’impianto, alcuni embrioni hanno mostrato segni che le cellule umane cominciavano a maturare e trasformarsi in ‘precursori dei tessuti’. Prima, però, i ricercatori hanno condotto una serie di esperimenti sui ratti. Gli embrioni di questi sono stati privati di alcuni geni cruciali per lo sviluppo di un particolare organo come cuore, pancreas o occhi. Dopo di che, hanno inserito le cellule staminali di ratto in questi embrioni per vedere se avrebbero colmato il gap dello sviluppo creato dall’eliminazione dei geni.
Le chimere
Una volta che questi embrioni chimerici si sono sviluppati, sono stati impiantati in ratti femmine, che fungevano da madri surrogate. Le cellule hanno mostrato di essere in grado di lavorare correttamente e si sono sviluppati gli organi. Il successo è stato evidente, tuttavia il dottor Wu avverte che ottenere la stessa cosa con cellule staminali umane è un’altra storia. A tale proposito, Wu ha sottolineato che la scelta di lavorare con embrioni di maiale è stata dettata dall’evidenza che gli organi di maiale sono di dimensioni simili agli esseri umani. Per questi sono state inoltre usate cellule staminali umane adulte chiamate ‘cellule pluripotenti indotte’.
Dai topi ai maiali
Una volta che gli embrioni di maiale hanno ricevuto le cellule staminali umane, i ricercatori li hanno impiantato nelle scrofe. Tuttavia, gli embrioni hanno potuto maturare per sole quattro settimane prima di essere rimossi per essere studiati. L’osservazione degli embrioni ha permesso di scoprire che alcuni di questi mostravano segni che le cellule staminali umane stavano iniziando a maturare e formare precursori dei tessuti. Però, si è anche osservato che il contributo effettivo delle cellule umane per l’organismo era basso e questo, secondo Wu, è un ostacolo che dovrà essere superato.
Cosa se ne farà
Wu e colleghi hanno fatto sapere le chimere uomo-animale potranno essere usate in diversi modi. Per esempio potranno essere più affidabili nello studiare le malattie che non le cavie, poiché queste chimere contengono cellule umane e non solo animali. Infine, ci sarebbe la possibilità di utilizzare i modelli animali come ‘host’ per far crescere organi umani a fini di trapianto. Tuttavia, sottolineano gli scienziati, la strada da percorrere è ancora lunga, e non solo per motivi etici. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Cell.
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