16 aprile 2024
Aggiornato 18:30
Alimentazione e salute

A Natale diamoci sotto: il grasso fa bene, parola di scienziati

Contro la diffusa credenza che mangiare grasso fa male, ecco che gli scienziati dimostrano come invece i grassi fanno bene, specialmente contro il diabete e le malattie cardiache

I grassi saturi possono fare bene
I grassi saturi possono fare bene Foto: Shutterstock

NORVEGIA – Gli scienziati dell’Università di Bergen hanno condotto un nuovo studio in cui si smonta la diffusa credenza che i grassi – specie quelli saturi – nella dieta fanno male. Uno smacco per tutti i sostenitori delle diete e dei cibi ‘light’.

Demoni in cucina
Demonizzati per oltre mezzo secolo, i grassi saturi pare si stiano prendendo la loro bella rivincita. E, oggi, lo fanno con un nuovo studio[1] pubblicato sul prestigioso American Journal of Clinical Nutrition. Qui, i ricercatori del KG Jebsen Center per la ricerca sul diabete presso l’Università di Bergen in Norvegia, hanno infatti dimostrato come vi siano effetti simili per la salute nelle diete basate su carboidrati o su grassi.

Le prove
Per ottenere le prove che i grassi saturi non fanno male ma, anzi, possono addirittura essere benefici, gli scienziati hanno reclutato 38 pazienti obesi, che sono stati suddivisi a caso per seguire una dieta o ricca di carboidrati o ricca di grassi – di cui la metà saturi. Le due diete erano simili per quantità di calorie, proteine, acidi grassi polinsaturi. Prima e dopo il periodo di studio ai partecipanti sono stati misurati la massa grassa nella regione addominale, le condizioni di fegato e cuore, oltre ai diversi fattori di rischio per le malattie cardiovascolari.

I risultati
«L’elevato apporto di grassi totali e saturi non ha aumentato il rischio calcolato di malattie cardiovascolari – ha sottolineato il professore e cardiologo Ottar Nygård, coautore dello studio – I partecipanti che hanno seguito la dieta con elevato contenuto di grassi ha ottenuto anche miglioramenti sostanziali in diversi importanti fattori di rischio cardiometabolico, come lo stoccaggio ectopico di grasso, la pressione arteriosa, i lipidi nel sangue (trigliceridi), l’insulina e gli zuccheri nel sangue».

I grassi benefici
«Abbiamo qui esaminato gli effetti dei grassi saturi e totali nel contesto di una dieta sana ricca di alimenti freschi, poco lavorati e gli altri alimenti nutrienti, tra cui grandi quantità di verdure e riso al posto di prodotti a base di farina – spiega la dott.ssa Vivian Veum – Le fonti di grassi sono state anche cibi poco lavorati, soprattutto burro, panna e oli spremuti a freddo». Ciò che è poi saltato fuori è come l’assunzione anche maggiore di grassi non abbia inciso sul rischio malattia ma, anzi, l’abbia ridotto – così come si sono ridotti i depositi di grasso nel corpo. «I nostri risultati – aggiunge il dottor Johnny Laupsa-Borge – indicano che il principio fondamentale di una dieta sana non è la quantità di grassi o di carboidrati, ma la qualità dei cibi che mangiamo».

I grassi saturi aumentano il colesterolo ‘buono’
Se qualcuno continua a sostenere che i grassi saturi promuovono le malattie cardiovascolari aumentando il colesterolo ‘cattivo’ LDL nel sangue, forse è il caso che riveda le sue convinzioni. In questo studio, infatti, si è dimostrato come anche con una maggiore assunzione di grassi non si è trovato alcun aumento significativo del colesterolo LDL. Piuttosto, si è invece osservato come sia stato il colesterolo buono o HDL ad aumentare soltanto a seguito della dieta con elevato contenuto di grassi. «Questi risultati indicano che la maggior parte delle persone sane probabilmente tollerano un elevato apporto di grassi saturi e, fino a quando la qualità dei grassi è buona e la totale assunzione di energia [calorie] non è troppo alta, può anche essere in buona salute», conclude Nygård.

Chi sì, chi no
Sebbene sia chiaro che entro certi limiti ci sono persone che devono stare attente alla propria dieta, la differenza tra una alimentazione sana e una no spesso è proprio dettata dalla qualità del cibo e non dal tipo. «Studi futuri dovrebbero vagliare quali persone o pazienti possono avere bisogno di limitare il consumo di grassi saturi –sottolinea il prof. Simon Nitter Dankel dell’Haukeland University Hospital di Bergen – Ma i presunti rischi per la salute del consumo di grassi di buona qualità sono stati notevolmente esagerati. Può essere più importante per la salute pubblica incoraggiare la riduzione dei prodotti trasformati a base di farina, grassi altamente trasformati e alimenti con aggiunta di zucchero».

[1] V. L. Veum, J. Laupsa-Borge, O. Eng, E. Rostrup, T. H. Larsen, J. E. Nordrehaug, O. K. Nygard, J. V. Sagen, O. A. Gudbrandsen, S. N. Dankel, G. Mellgren. Visceral adiposity and metabolic syndrome after very high-fat and low-fat isocaloric diets: a randomized controlled trial. American Journal of Clinical Nutrition, 2016; DOI: 10.3945/%u200Bajcn.115.123463