20 aprile 2024
Aggiornato 11:30
Prevenzione del cancro

Lo yogurt e il latte riducono il rischio di cancro al seno

I batteri benefici contenuti nel latte possono contrastare i patogeni implicati nella formazione del tumore del seno

OTTAWA - Per anni sono stati messi sul banco degli imputati, ma ora anche i prodotti lattiero-caseari tornano alla ribalta. Più ricerche scientifiche, infatti, indicano le loro preziose virtù salutari. L’ultima, condotta da alcuni ricercatori canadesi ha messo in evidenza come latte e yogurt possano aiutare le donne a prevenire il cancro al seno.

Batteri buoni e non
Lo yogurt e il latte, a detta dei ricercatori, sarebbero in grado di contrastare i batteri che favoriscono l’insorgenza del cancro al seno aumentando quelli che lo prevengono. I latticini, infatti, sarebbero una fonte inesauribile di probiotici naturali.

I risultati dello studio
Gli scienziati del Lawson Health Research Institute (Canada) hanno esaminato i tessuti del seno di 58 donne sottoposte a mastectomia o lumpectomia. Quasi la totalità erano affette da tumori maligni e solo una piccola percentuale (13 donne su 58) da neoplasie benigne. Le donne affette da cancro al seno avevano mostrato di avere elevati livelli di Escherichia Coli e Staphylococcus epidermis. Si tratta di due noti batteri che inducono una rottura del doppio filamento del DNA nelle cellule umane.

  • Approfondisci: cos’è la Lumpectomia
    La Lumpectomia – o biopsia aperta – è una tecnica medica che consente di estratte un grumo presente nella ghiandola mammaria. Può trattarsi di una massa solida o una ciste. In linea di massima tali formazioni sono benigne, ma in condizioni particolari potrebbero evolversi in tumori maligni. Generalmente viene praticata una piccola incisione per estrarre la massa solida o la ciste, poi viene suturato e portato in laboratorio per analizzarlo. In alcuni casi la Lumpectomia viene chiamata mastectomia parziale.

Errori genetici
«Le rotture del doppio filamento sono il tipo più dannoso di danni al DNA e sono causate da genotossine, specie reattive dell'ossigeno o radiazioni ionizzanti», spiega Gregor Reid Camilla Urbaniak del Lawson Institute. L’organismo è dotato di un meccanismo di riparazione degli errori, tuttavia è al tempo stesso particolarmente soggetto a errori – e sono questi la prima causa probabile della formazione del cancro.

I batteri buoni
Lo streptococco e i lattobacilli presenti negli alimenti fermentati e nei latticini sembrano prevenire tale processo e sono stati individuati in quantità elevati nei soggetti sani. Si tratta, tra l’altro, di batteri cui è stata già riconosciuta in passato la loro spiccata proprietà antitumorale. Essi, infatti, aumentano la produzione delle cellule natural killer coinvolte nella riduzione della crescita tumorale. Al contrario, bassi livelli di tali cellule favoriscono l’insorgenza del cancro. In particolare lo Streptococco Termofilo è in grado di dar vita a particolari antiossidanti che neutralizzando le specie reattive dell’ossigeno – causa dei danni al DNA – e di conseguenza del cancro.

Com’è nata l’idea della ricerca
La motivazione per la ricerca – spiega il dottor Reid – deriva dalla consapevolezza che il cancro al seno diminuisce con l'allattamento al seno. «Dal momento che il latte umano contiene batteri benefici, ci siamo chiesti se fossero proprio questi a giocare un ruolo nel ridurre il rischio di cancro. In alternativa, potevano essere altri tipi di batteri a influenzare la formazione del cancro nella ghiandola mammaria nelle donne che non avevano mai allattato. Per rispondere alla domanda, ci serviva prima di tutto dimostrare che i batteri sono effettivamente presenti nel tessuto mammario».

Anche l’allattamento al seno è importante
Un altro metodo che riduce notevolmente l’insorgenza del cancro al seno – spiegano i ricercatori – è l’allattamento. Ma non bisogna dimenticare l’importanza di un’alimentazione sana. «I colleghi in Spagna hanno dimostrato che i lattobacilli probiotici ingeriti dalle donne possono raggiungere la ghiandola mammaria – continua Reid – In riferimento al nostro studio, si pone la seguente questione: dovrebbero le donne, in particolare quelle a rischio di cancro al seno, prendere lattobacilli probiotici per aumentare la percentuale di batteri benefici al seno?». Quello che è certo, concludono i ricercatori, è che i lattobacilli oltre a essere un’arma naturale contro il cancro possono aumentare la quantità di batteri buoni a discapito di quelli nocivi. I risultati sono stati pubblicati su Applied and Environmental Microbiology, una rivista dell’American Society for Microbiology.