16 aprile 2024
Aggiornato 21:00
Sanità

Fumo, da ieri in vigore le nuove norme in tutta Europa

La direttiva sulle nuove norme sul fumo, in vigore dal 20 maggio 2016, è stata recepita dall'Italia con 5 mesi di anticipo. Ecco cosa cambia

ROMA - In tutta Europa sono in vigore da ieri, 20 magio 2016, le nuove norme sul fumo. Sono contenute nella Direttiva 2014/40/UE sul ravvicinamento delle disposizioni legislative, regolamentari e amministrative degli Stati membri relative alla lavorazione, alla presentazione e alla vendita dei prodotti del tabacco e dei prodotti correlati. Tra le principali novità, lo stop ai pacchetti da 10 sigarette, l'introduzione di avvertimenti sulla dannosità del fumo presenti sul 65% del pacchetto, l'uso di additivi che rendano il tabacco più attrattivo o di aromi caratterizzanti.

Italia in anticipo
L'Italia ha recepito la Direttiva con 5 mesi di anticipo con il Decreto Lgs. n. 6 del 12 gennaio 2016. Dopo la Legge 3 del 16 gennaio 2003 (art. 51) "Tutela della salute dei non fumatori", si tratta del principale intervento normativo in materia di tabacco degli ultimi anni. Obiettivo principale della Direttiva europea e del decreto è assicurare un elevato livello di protezione della salute dissuadendo i consumatori e in particolare i giovani, dall'acquisto e dal consumo di prodotti contenenti tabacco e nicotina.

Diverse le novità
Il recepimento della direttiva europea sui prodotti del tabacco prevede diverse novità, a partire dalla introduzione sulle confezioni di sigarette, tabacco da arrotolare e tabacco per pipa ad acqua delle "avvertenze combinate" relative alla salute: testo, fotografia a colori e numero del telefono verde contro il fumo (800.554.088). Le avvertenze occuperanno il 65% del fronte e del retro delle confezioni e dell'eventuale imballaggio esterno. Ancora, è fatto divieto di usare additivi che rendono più "attrattivo" e "più nocivo" il prodotto del tabacco (come caffeina, vitamine, coloranti delle emissioni, nonché additivi che facilitino l'inalazione o l'assorbimento di nicotina e che abbiano proprietà cancerogene, mutageniche o tossiche).

Altre abolizioni e divieti
Sono stati aboliti dei pacchetti da 10 sigarette e delle confezioni di tabacco da arrotolare contenenti meno di 30 grammi di tabacco. Ancora, è fatto divieto di utilizzare nell'etichettatura elementi promozionali e fuorvianti, come riferimenti a benefici per la salute o per lo stile di vita, ad un gusto o un odore, come anche di apporre sulle etichette informazioni relative al contenuto di catrame, nicotina o monossido di carbonio, ritenute ingannevoli per il consumatore che, nel confronto tra più prodotti, tende a preferire quello con minori quantità di tali sostanze, ritenendolo meno nocivo. No anche all'uso di "aromi caratterizzanti" nelle sigarette e nel tabacco da arrotolare. Per "aromi caratterizzanti" si intendono: odori o gusti chiaramente distinguibili, dovuti a un additivo o a una combinazione di additivi, come: frutta, spezie, erbe, etc. E' fatto anche divieto di vendita a distanza transfrontaliera (on line) ai consumatori di prodotti del tabacco, sigarette elettroniche e contenitori di liquido di ricarica con presenza di nicotina.

E le sigarette elettroniche...
Sono state, inoltre, introdotte numerose misure relative alle sigarette elettroniche con nicotina come il divieto di vendita ai minori di 18 anni di sigarette elettroniche e di liquido di ricarica con presenza di nicotina, già precedentemente disposto da un'ordinanza del Ministro della salute; l'introduzione di requisiti di sicurezza per le sigarette elettroniche e i contenitori di liquido di ricarica contenenti nicotina, a prova di bambino e di manomissione, corredati da un "foglietto illustrativo", contenente istruzioni d'uso, controindicazioni, informazioni su eventuali effetti nocivi.

Protezione dei minori
Oltre a queste misure che saranno valide in tutti i Paesi Europei, l'Italia ha voluto, inoltre, introdurre alcune disposizioni fortemente sostenute dal Ministero della salute, in quanto coerenti con l'obiettivo di assicurare la maggior protezione possibile per i minori, anche favorendo la denormalizzazione del fumo e l'accettabilità sociale di tale comportamento. Queste misure, applicate già da gennaio, all'emanazione del Decreto Legislativo prevedono il divieto di vendita ai minori dei prodotti dei prodotti del tabacco di nuova generazione, il divieto di fumo in autoveicoli in presenza di minori e donne in gravidanza, il divieto di fumo nelle pertinenze esterne degli ospedali e degli istituti di ricovero e cura a carattere scientifico (IRCCS) pediatrici, nonché nelle pertinenze esterne dei singoli reparti pediatrici, ginecologici, di ostetricia e neonatologia. E ancora l'inasprimento delle sanzioni per la vendita e somministrazione di prodotti del tabacco, sigarette elettroniche e prodotti di nuova generazione ai minori, la verifica dei distributori automatici, possibilmente al momento dell'istallazione e comunque periodicamente, al fine di controllare il corretto funzionamento dei sistemi automatici di rilevamento dell'età dell'acquirente.

Anche a tutela dei non fumatori
"L'auspicio è che tali misure - si legge in una nota del ministero - accanto alle azioni promosse dalle Regioni attraverso i Piani Regionali della Prevenzione possano contribuire efficacemente al raggiungimento dell'obiettivo del Piano Nazionale della Prevenzione 2014-2018 (PNP) della riduzione della prevalenza dei fumatori di almeno il 10% entro il 2018, nonché il miglioramento/consolidamento della tutela dei non fumatori dal fumo passivo con l'incremento almeno del 5% dei valori del rispetto della legge nei luoghi di lavoro. In tal modo anche l'Italia concorrerà alla riduzione di un ulteriore 30% della prevalenza dei fumatori mondiali entro il 2025, previsto dal Piano d'azione globale per la prevenzione della malattie croniche dell'Organizzazione Mondiale della Sanità. A sostegno del PNP, il Ministero sarà impegnato a favorire un'azione più incisiva e coordinata da parte di tutti gli operatori sanitari, a partire dai medici di medicina generale e dai pediatri, nonché a rafforzare l'azione di advocacy verso le altre Amministrazioni coinvolte, seguendo le indicazioni della Convenzione OMS e i principi della Health in all policies promossi da Guadagnare salute".