19 aprile 2024
Aggiornato 16:00
Gli effetti deleteri sul cervello della depressione

La depressione fa perdere la memoria

Secondo gli scienziati, i pensieri negativi causati dalla depressione sono talmente persistenti che danneggiano la memoria, riducendo la capacità di ricordare

DALLAS – La depressione è un male più diffuso di quanto si possa credere. Può comparire senza preavviso nella vita di chiunque, riducendo notevolmente la qualità della vita. E, tra i tanti problemi che questa malattia può causare, secondo un nuovo studio può anche danneggiare la memoria.

Troppi pensieri
I ricercatori dell’Università del Texas a Dallas hanno trovato che i pensieri ossessivi e negativi delle persone depresse vanno, per così dire, a riempire il cervello. E qui vi restano per molto tempo, ossia persistono. Questo fa sì che si riduca di molto la quantità di informazioni che la persona possa ricordare. «Le persone affette da depressione o anche persone sane con uno stato d’animo depresso possono essere influenzate dai pensieri depressivi – spiega il dott. Bart Rypma, coautore dello studio – Sappiamo che i pensieri negativi tendono a persistere più a lungo nelle persone con depressione. Tuttavia, questo studio è l’unico a dimostrare che questi pensieri, innescati dagli stimoli nell’ambiente, possono persistere al punto che ostacolano la capacità di una persona depressa di tenere il filo del discorso».

La parole contano
Per questo studio, i ricercatori hanno coinvolto un gruppo di 75 soggetti, di cui 30 soffrivano di sintomi depressivi e i restanti 45 no.Tutti i partecipanti sono stati invitati a rispondere a una frase con pensieri depressivi come «Sono triste» o «Gli altri non mi amano» oppure una frase neutra. Dopo di che è stato chiesto loro di ricordare una serie di numeri.

La memoria fa cilecca
I risultati dello studio, pubblicati sul Journal of Affective Disorders, hanno rivelato che gli individui con umore depresso avevano dimenticato più stringhe di numeri rispetto a quelli senza depressione, anche quando questi rispondeva a una frase con informazioni negative. «Tutti abbiamo una quantità fissa di informazioni che possiamo tenere in memoria in una sola volta – ha sottolineato Nick Hubbard, l’autore principale dello studio – Il fatto che i pensieri depressivi non sembrano andare via una volta entrati nella memoria, di certo spiega perché gli individui depressi hanno difficoltà a concentrarsi o a ricordarsi delle cose nella quotidianità».