Fatto il governo, Giorgia Meloni deve fare i sottosegretari. Ecco i primi nomi
Di certo, ci sono i criteri di «distribuzione» dei circa 40 posti da assegnare: il 50% a Fratelli d'Italia, il resto diviso tra Fi e Lega con qualche promozione anche per i centristi rimasti a bocca asciutta nella partita dei ministri.
La «fretta» è la stessa che ha avuto nella compilazione della squadra di governo. E anche le motivazioni sono più o meno le stesse: mostrare di essere «pronti» a lavorare ai provvedimenti che interessano gli italiani, non dare l'impressione di una guerra in atto per le 'poltrone', evitare che il passare del tempo apra nuovi fronti nella trattativa.
Giorgia Meloni punta a chiudere la partita dei sottosegretari e dei viceministri entro il week end, con il Consiglio dei Ministri che dovrebbe essere fissato per lunedì. In realtà, la premier avrebbe preferito completare la pratica ancora prima in modo da fissare la riunione dell'esecutivo già per sabato. Ma al momento la discussione con i partiti della maggioranza è ancora in corso.
40 posti da assegnare
Di certo, ci sono i criteri di «distribuzione» dei circa 40 posti da assegnare: il 50% a Fratelli d'Italia, il resto diviso tra Fi e Lega con qualche promozione anche per i centristi rimasti a bocca asciutta nella partita dei ministri.
Quella di ieri è stata una giornata di continui contatti tra i partiti degli alleati e quello della presidente del Consiglio, che in serata a visto a palazzo Chigi Ignazio La Russa, Franceso Lollobrigida e Luca Ciriani. Nonostante fosse partita da una richiesta più alta, Forza Italia si dovrà accontentare di 8 caselle, di cui due da vice ministro. Su alcune Silvio Berlusconi avrebbe chiaramente fatto capire di non avere intenzione di cedere: l'Editoria (dove dovrebbe andare Alberto Barachini), il Mise (che sembra destinato a Valentino Valentini) e la Giustizia (con Paolo Sisto in odore di essere nominato vice ministro).
Tra gli altri nomi che circolano ci sono: Ugo Cappellacci, il capogruppo uscente alla Camera Paolo Barelli e Matteo Perego (Difesa). In quota Sud se la giocano invece: Giuseppe Mangialavori e Matilde Siracusano. Certamente ai Rapporti con il Parlamento ci saranno due sottosegretari, uno azzurro e uno della Lega.
Le «richieste» del Carroccio
Al Carroccio dovrebbe andare un numero di caselle leggermente superiore: Matteo Salvini punta ad avere Edoardo Rixi alle Infrastrutture e Nicola Molteni all'Interno.
Per Fratelli d'Italia, invece, è considerato sicuro il ruolo di Maurizio Leo come vice ministro al Mef e di Gianbattista Fazzolari come sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega all'attuazione del programma. Inoltre, agli Esteri come vice ministro potrebbe arrivare Giulio Terzi di Sant'Agata, alla Sanità e alla Giustizia come sottosegretari rispettivamente Marcello Gemmato e Andrea Del Mastro.
(con fonte Askanews)
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