Giorgia Meloni carica i suoi e avvisa i suoi alleati: «Punto alla squadra più autorevole»
La trincea è la presidenza del Senato ma il vero campo di battaglia è quello della formazione del governo. A meno di 48 ore dall'avvio ufficiale della legislatura il quadro fatica a comporsi e all'interno della maggioranza.
La trincea è la presidenza del Senato ma il vero campo di battaglia è quello della formazione del governo. A meno di 48 ore dall'avvio ufficiale della legislatura il quadro fatica a comporsi e all'interno della maggioranza a prevalere è sempre più il nervosismo. Giorgia Meloni vuole che a sedere sullo scranno più alto di palazzo Madama, la camera dove i numeri sono più in bilico, sia il suo fedelissimo Ignazio La Russa. Anzi, da Fratelli d'Italia considerano il dato acquisito, non più soggetto a trattativa. La Lega invece rilancia sul nome di Roberto Calderoli. «Stiamo lavorando» per questo, spiega Riccardo Molinari peraltro in pole position per la presidenza della Camera.
Nell'entourage della premier in pectore, tuttavia, sono convinti che l'obiettivo reale degli alleati non sia la seconda carica dello Stato ma alzare il prezzo in vista dell'assegnazione di caselle e nomi per il prossimo esecutivo.
In mattinata Matteo Salvini ha incontrato a Montecitorio Giancarlo Giorgetti, nome avanzato dalla leader di Fdi per coprire la delicata e centrale casella del ministero dell'Economia. Un' offerta che il segretario leghista avrebbe vissuto come una provocazione, ma sulla quale ha deciso di fare buon viso a cattivo gioco. «Per la Lega sarebbe motivo di grande soddisfazione e orgoglio occuparsi con un ruolo rilevante anche di Economia e finanze», fanno sapere. Ma il corollario, meno ufficiale, fatto recapitare a Meloni è che se vuole Giorgetti in quel ruolo non può comunque considerarlo in quota Lega. Insomma, i nomi della squadra li vuole fare Matteo Salvini.
Stessa identica richiesta di Silvio Berlusconi che non accetta che venga esclusa dal tavolo del consiglio dei ministri la sua fedelissima Licia Ronzulli, sul cui nome però pesano le perplessità della futura premier. «Iniziamo male», avrebbe detto ai suoi il Cavaliere che ieri è arrivato a Roma proprio per seguire da vicino le trattative sulla squadra di governo. Per lei adesso l'ipotesi sarebbe quella di occuparsi del ministero del Turismo. Nel pomeriggio, peraltro, la senatrice di Forza Italia è stata vista al piano dei gruppi parlamentari e c'è chi lascia intendere che potrebbe aver visto proprio Meloni.
Fatto sta che a sera la leader di FdI torna a ribadire in una nota che non soltanto il suo governo sarà «il più politico di sempre» ma anche che saranno coinvolte «le persone più adatte».
Che la tensione sia alta lo dimostra anche il fatto che, nonostante la presenza di tutti e tre i leader a Roma, non si sia ancora svolto l'atteso vertice. Anzi, Salvini - dopo essere stato a villa Grande da Berlusconi - fa sapere di «auspicare» che si tenga «al più presto», certificando di fatto che in questo momento non si può dare nulla per acquisito.
(con fonte Askanews)
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