Padoan: «Il MES conviene più all'Italia che alla Spagna»
L'ex Ministro e Deputato PD: «Noi abbiamo lo spread più elevato della zona euro ed avere accesso alle risorse del Mes è vantaggioso. Crisi senza precedenti, serve fiducia»
«In Italia come nel resto d'Europa e nel mondo si cominciano a misurare gli effetti devastanti del coronavirus. L'Italia patisce il fatto che è entrata in questa crisi con delle fragilità di lungo periodo e quindi il decreto semplificazioni si inserisce in questo quadro. Dalle proiezioni estive comunque si comincia a vedere una piccola inversione di tendenza». Così Piercarlo Padoan, economista, deputato PD a Rai Radio1 all'interno di Radio anch'io.
«Il Mes conviene più all'Italia che alla Spagna, noi abbiamo lo spread più elevato della zona euro ed avere accesso alle risorse del Mes è vantaggioso. È una questione di fiducia nei mercati, c'è chi pensa che il Mes aiuterebbe in questo senso». E poi ancora sulle semplificazioni: «Si tratta di far sentire i funzionari della pubblica amministrazione non soli. Molti invocano il modello Genova ma non so se sia replicabile dappertutto. Ora si tratta di attivare una macchina che è indispensabile che funzioni meglio».
«Crisi senza precedenti, serve fiducia»
«Di fronte a una crisi senza precedenti c'è bisogno di un ingrediente fondamentale: la fiducia. Fiducia che permette di sostenere aspettative ottimistiche nel breve e medio termine e perché senza la fiducia le risorse non si spendono e non si rilanciano gli investimenti. Compito dell'azione di governo è anche quello di alimentare la fiducia del Paese. Fiducia nella bontà dei progetti e nella loro implementazione».
Per l'ex ministro dell'Economia, «l'Europa oggi ci viene incontro: il Recovery fund mette a disposizione ingenti risorse per programmi strutturali e per avviare quegli investimenti che sono il veicolo con cui le riforme sono introdotte nel sistema economico».
«Servono progetti ambiziosi e realistici»
Per Padoan, «il paese può e deve rispondere con progetti ambiziosi, realistici e verificabili nella loro esecuzione. E per questo deve definire una scala di priorità». Secondo l'esponente del Pd «il decreto Rilancio ha una dimensione senza precedenti perché la crisi è senza precedenti. Si tratta di un intervento essenziale perché pone le basi per un ritorno graduale alla normalità. Magari a una normalità diversa da quella che eravamo abituati a vivere. Il decreto - ha proseguito Padoan - contiene molte misure: misure di sostegno immediato per le imprese e famiglie, ma anche misure che guardano al rafforzamento del bilancio delle imprese come pre-condizione per un rilancio degli investimento privati».
«Dal rapporto della Commissione europea - ha concluso Padoan - arriva anche un piccolo squarcio di ottimismo. Forse la recessione ha toccato il fondo della sua caduta. Inizia una ripresa , anche se parziale, anche se debole. Ma la ripresa dovrà essere ben più forte di quello prodotto meccanicamente dal mercato per garantire la sostenibilità del paese. Si può e si deve - è l'auspicio di Padoan - far prevalere un quadro di ottimismo sia nella ripresa che nell'avvio di un nuovo meccanismo di crescita basato su una transizione digitale e una transizione verde e occorre perciò una forte azione di governo con il compito di gestire queste diverse fasi interconnesse» .
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