24 aprile 2024
Aggiornato 19:30
Emergenza coronavirus

Roberto Speranza: «I decreti non bastano, abbiamo bisogno dei cittadini»

«C’è bisogno di un patto fortissimo fra le Istituzioni e i cittadini, solo così possiamo vincere la battaglia contro il coronavirus». A dirlo è Roberto Speranza, Ministro della Salute

Il Ministro della Salute, Roberto Speranza
Il Ministro della Salute, Roberto Speranza Foto: Fabio Frustaci ANSA

ROMA - «Sono anche per avere un pugno duro rispetto ad atteggiamenti che non sono tollerabili. Per esempio persone che risultano positive che se ne vanno in giro». Lo ha detto il ministro della Salute, Roberto Speranza, intervistato da Lucia Annunziata su In mezz'ora in + (Rai3). «Io sono perché le istituzioni abbiamo un pugno molto duro. Questa è una crisi senza precedenti, il Paese ha la forza e le energie per andare avanti. Abbiamo bisogno di un patto fortissimo tra Istituzioni e persone perché lo stato le regioni devono fare fino in fondo la propria parte, e credo che lo stiamo facendo con tutte le difficoltà del caso, però abbiamo bisogno della collaborazione delle persone, i comportamenti virtuosi di ciascuno sono decisivi».

Sileri: «A Ue chiediamo strategia comune»

«Serve un coordinamento europeo, una strategia comune, anche dal punto di vista scientifico, per capire come ostacolare la diffusione del virus. Azioni in comune in termini di terapia, di protocolli condivisi per capire meglio il virus. E poi anche in termini di allocazione delle risorse sia economiche, sia sanitarie. E dunque aiuti reciproci, soprattutto nelle zone dove ci sono i focolai maggiori». Lo ha dichiarato il viceministro alla Salute Pierpaolo Sileri nel corso dello speciale di Radio1 sulla diffusione del coronavirus.

Franceschini: chiusure scelta «necessaria e dolorosa»

«Da oggi in tutta Italia saranno chiusi cinema, teatri, concerti, musei. Una scelta necessaria e dolorosa. Ma la #cultura può arrivare nelle case. Chiedo alle tv di programmare musica, teatro, cinema, arte e a tutti gli operatori culturali di usare al massimo i loro social e siti». Lo afferma il ministro per i beni e le attività culturali. Dario Franceschini dal suo account twitter.