19 marzo 2024
Aggiornato 12:30
La scissione di Renzi

Mara Carfagna sempre più preoccupata: «Partito renziano è un problema anche per Forza Italia»

La Deputata di Forza Italia teme la «scalata» renziana: «Stretti tra Salvini e l'ex Segretario PD, dobbiamo ricominciare a fare politica»

Mara Carfagna, Deputata di Forza Italia
Mara Carfagna, Deputata di Forza Italia Foto: Ettore Ferrari ANSA

ROMA - «La scissione di Matteo Renzi e la nascita del suo nuovo partito non sono un problema che riguarda solo la sinistra. Per la prima volta, Forza Italia rischia di dover competere nell'area dei moderati con un soggetto politico guidato da un leader di grande visibilità e proveniente da una tradizione diversa». Lo afferma in una nota Mara Carfagna, vicepresidente della Camera e deputata di Forza Italia.

Gli effetti della «scalata» renziana

«Se è stato facile, in passato, fronteggiare analoghe operazioni nate nel nostro mondo - ragiona Carfagna - adesso dobbiamo porci il problema. Senza una forte ripresa d'iniziativa, senza segnali di vitalità e rinnovamento, all'Opa ostile portata avanti per mesi da Lega e FdI potrebbero aggiungersi gli effetti della 'scalata' renziana. Personalmente non ritengo che ci siano rischi a breve per la legislatura: il tempo per reagire dunque c'è. Ai miei colleghi di Forza Italia dico: ricominciamo a fare politica e a dare speranze ai milioni di italiani che per vent'anni hanno guardato a noi come principale riferimento dell'area moderata».

Bene «stile europeo» Von der Leyen

«Ho molto apprezzato la lettera della Presidente Ursula von der Leyen, così come la scelta di dedicare un portafoglio della Commissione da lei presieduta allo 'stile di vita europeo'. Lo trovo il modo più forte e deciso per rivendicare una identità storica e culturale, che è fatta di libertà, democrazia, giustizia, ma anche apertura all'altro e tutela dei diritti della persona. Principi che fanno parte della dottrina liberale e popolare, che affondano le loro radici nella tradizione giudaico-cristiana e si contrappongono da sempre all'isolazionismo e alla chiusura. Un centrodestra che mi piace definire 'patriottico' ha il dovere di rivendicare queste idee, di ancorare l'Italia alla propria appartenenza all'Europa e all'Occidente, senza mai abbandonare un dialogo costruttivo con altri popoli e altri Stati».