19 marzo 2024
Aggiornato 07:00
La Lega di Salvini

Domenica il raduno di Pontida, Salvini prepara il «Grande fronte italiano»

Archiviata la parentesi di governo, per ridare carica al suo elettorato Salvini racconterà la sua verità sulla crisi d'agosto. Invitato Silvio Berlusconi

Il leader della Lega, Matteo Salvini
Il leader della Lega, Matteo Salvini Foto: ANSA

MILANO (ASKANEWS) - Doveva essere la Pontida per celebrare i successi del primo anno di governo, sarà la Pontida di una Lega di nuovo all'opposizione, che ricompatta le fila dei propri sostenitori e lancia la sfida al neonato governo giallo-rosso. Nel pratone simbolo dell'orgoglio leghista, «sacro suolo» prima dell'indipendentismo padano sotto la guida di Umberto Bossi e poi della svolta sovranista con Matteo Salvini, il cambio di prospettiva della Lega in queste fase ruoterà attorno alle parole d'ordine che verranno pronunciate domenica prossima, «Orgoglio» e «Dignità», in contrapposizione all'«incoerenza» di un nuovo esecutivo definito «indegno», nato «tra Parigi e Berlino» e composto da «poltronari». Concetti chiave per la ridefinizione di una Lega che si riscopre «di lotta e di governo», contro «il voltafaccia degli avvocati del popolo che sono diventati magistrati dell'Europa». La nuova ricetta: «Includere, allargare, coinvolgere gente nuova» per «fare un grande fronte italiano», ha detto ieri Salvini ieri in un'intervista.

14 mesi dall'ultimo raduno

Dall'ultimo raduno, il 1 luglio 2018, sono passati solo 14 mesi ma sembra già un'altra epoca storica. «Sono contento e soddisfatto del lavoro del Governo Lega-M5S. Contano i fatti. Se vogliono farci litigare non ci riusciranno», diceva l'allora vicepresidente del Consiglio e ministro dell'Interno Matteo Salvini, che invitava a «non guardare ai sondaggi, li fanno apposta negativi prima delle elezioni e positivi dopo perché qualcuno così si monta la testa». «Si rassegnino i compagni - diceva - governeremo l'Italia per i prossimi 30 anni».

Con Berlusconi patto anti proporzionale

Archiviata la parentesi di governo, per ridare carica al suo elettorato Salvini racconterà la sua verità sulla crisi d'agosto, il cui esito è stato il passaggio della Lega dalla stanza dei bottoni agli scranni dell'opposizione. Il Capitano però si rivolgerà anche all'opposizione, aprendo le porte della Lega «alle persone per bene, che hanno una dignità, un ideale, una coerenza, una visione dell'Italia fondata sul rispetto», superando il criterio «centrodestra-centrosinistra». Come? «Non le ricette di 25 anni fa. Fare un grande fronte italiano - ha detto ieri a Dritto e Rovescio su Rete4 -. Perché da una parte c'è qualcuno che è contento se lo chiama la Merkel e Macron, io penso che il destino degli italiani lo devono decidere gli italiani. Ed è questo quello su cui stiamo lavorando». Concetto in qualche modo ripreso oggi nel vertice a pranzo con Berlusconi, dove i due hanno concordato appunto «un fronte comune per una efficace opposizione al governo» e un patto anti proporzionale per la legge elettorale.

La manifestazione del 19 Ottobre a Roma

«Sarà una Pontida rivolta soprattutto alla nostra base - spiega un dirigente leghista vicino a Salvini - dalla quale partiranno indirizzi importanti in vista della grande manifestazione del 19 ottobre a piazza San Giovanni a Roma, dove andremo a conquistare una piazza storica della sinistra e da dove partirà la vera e propria battaglia politica contro il governo giallorosso».

Lotteremo dentro e fuori il palazzo

Il raduno di Pontida giunge al termine di quattro giorni di attivismo leghista, iniziato ieri con l'incontro organizzato dalla Lega lombarda a Milano «L'Italia dei sì vincerà». Continuerà domani, all'hotel Da Vinci, dove Salvini incontrerà più di 500 sindaci di tutta Italia per organizzare sui territori «una difesa dell'Italia e degli italiani a fronte di probabili iniziative governative romane che vanno in direzione esattamente contraria» a quella leghista. «Sapremo limitare i danni lottando dentro e fuori il palazzo», ha detto oggi Salvini in diretta Facebook. Nelle istituzioni, con i presidenti leghisti della Commissioni, che applicheranno il regolamento in maniera «pedissequa», allo scopo non dichiarato di allungare i tempi di discussione dei provvedimenti. E in piazza, innanzitutto con la manifestazione nazionale di ottobre a Roma.

La forza di essere liberi

A Pontida 2019, per quella che secondo Salvini si preannuncia il raduno «più partecipato di sempre», sono attesi 250 pulmann. Trecento i volontari coinvolti, quaranta i gazebo, che quest'anno dal prato davanti al palco verranno trasferiti nelle adiacenze per fare spazio al pubblico. Già domani, dal pomeriggio, è prevista la festa dei Giovani, a cui parteciperà anche Salvini dal tardo pomeriggio. Poi, domenica, gli interventi dal palco, a partire dalle 10.30. A quanto si apprende, lo slogan della manifestazione richiamerà il concetto espresso dalla frase utilizzata nei social in questi giorni, «La forza di essere liberi».