«Bocci i minibot? Allora trova un'altra soluzione». L'ira di Di Maio e Salvini su Tria
Il tema è lo stesso, il pagamento dei debiti della Pubblica Amministrazione verso le imprese; il destinatario dell'attacco anche, il ministro dell'Economia Giovanni Tria

ROMA - I messaggi sulle chat dei portavoce arrivano nel giro di pochi minuti: prima Luigi Di Maio con un post su Facebook, poi Matteo Salvini con una dichiarazione. Il tema è lo stesso, il pagamento dei debiti della Pubblica Amministrazione verso le imprese; il destinatario dell'attacco anche, il ministro dell'Economia Giovanni Tria, che stamattina ha ricordato ancora il parere negativo del Mef sui minibot, sia nella versione «debito» che in quella «moneta».
Se bocci i minibot, trova una soluzione
La risposta dei due vicepremier è un'intimazione: se bocci i minibot, ti devi far carico di trovare un'altra soluzione per saldare i debiti della P.A.. E rapidamente. Un «uno-due» pesantissimo, per usare un gergo pugilistico, che viene sferrato mentre il titolare del Tesoro è impegnato al G20 dei ministri economici e finanziari a Fukuoka. E dunque quando in Giappone è notte inoltrata, e mentre Tria rappresenta l'Italia e il governo ad uno dei tavoli più importanti della comunità internazionale.
Inizia Di Maio
Il primo a colpire è il capo politico del M5s: «Questa storia dei minibot - scrive in un post su Facebook - sta diventando paradossale. Se c'è una proposta per accelerare il pagamento dei debiti commerciali della pubblica amministrazione si discuta. Ci sono migliaia di aziende che aspettano ancora di essere pagate dallo Stato e non è accettabile. Anche perché, quando è un privato a non onorare i pagamenti, poi ne fa le spese, quindi non vedo perché lo Stato se ne debba approfittare».
Servono soluzioni
Scrive ancora Di Maio: «Il Mef dice che sono inutili e che è sufficiente pagare le imprese, allora lo faccia. O che studi un piano per iniziarlo a fare! Perché qui stanno sempre tutti zitti, fermi, immobili, poi appena qualcuno propone qualcosa si svegliano e dicono 'ah, no, non si può fare'. Se lo strumento per pagare le imprese non è il minibot, il Mef ne trovi un altro. Ma lo trovi, perché il punto sono le soluzioni, non le polemiche, né le presunte ragioni dei singoli. Ripeto, una parola: soluzioni!».
Salvini: «E' una questione di giustizia»
Pochi minuti dopo è la volta del leader della Lega: «Sullo strumento» dei minibot «si può discutere, è una proposta, ma sul fatto che sia urgente pagare le decine di miliardi di euro di arretrati e di debiti che la pubblica amministrazione ha nei confronti di imprese e famiglie (debiti risalenti a governi e anni precedenti) deve essere chiaro a tutti, in primis - avverte Salvini - al ministro dell'Economia. È una questione di giustizia».
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