21 maggio 2025
Aggiornato 07:00
Caso Siri

Corrao: «Salvini difende Siri? Magari sa troppo»

L'Europarlamentare dei 5 Stelle: «Ci saranno altre implicazioni. Siri deve dimettersi e la giustizia farà il suo corso». Lezzi: «Priorità è allontanare sospetti dal Governo»

Video La7 - Omnibus

«Se Matteo Salvini difende in questo modo Siri significa che magari saprà qualcos'altro. Magari saprà troppo. Ci saranno altre implicazioni». Così Ignazio Corrao, europarlamentare 5 Stelle, intervenendo questa mattina a Omnibus su La7.

Siri deve dimettersi

«Quando si ricopre una carica istituzionale, se c'è anche solo il sospetto di corruzione o di rapporti con la mafia, è doveroso fare un passo indietro nel rispetto degli italiani. Siri deve dimettersi - ha aggiunto l'europarlamentare pentastellato - la giustizia poi farà il suo corso, ma si possono prendere decisioni anche prima che la sentenza sia passata in giudicato. Il Movimento 5 Stelle vuole eliminare ogni dubbio sull'integrità dell'esecutivo che non deve mai essere messa in discussione. Noi non siamo Berlusconi».

Lezzi: Allontanare sospetti dal Governo

«Un governo del cambiamento deve essere coraggioso. Esiste un dubbio, una inchiesta. Noi siamo certi che sarà risolto, ci auguriamo che Siri provi la sua innocenza. Però adesso dobbiamo allontanare ogni sospetto da questo governo. È la priorità». Lo afferma il ministro per il Sud, Barbara Lezzi, intervenendo sul caso Siri in una intervista al quotidiano La Verità.

Mettiamo il bene dell'Esecutivo davanti a tutto

«Di fronte ad alcune ipotesi di reato, come la corruzione, noi del Movimento 5 stelle siamo stati, e siamo, molto, molto severi. Di fronte ad un accusa di corruzione - spiega - non puoi non essere autorevole e rigoroso, non puoi governare mesi o anni con un fardello simile sulla testa. Stiamo mettendo il bene del governo davanti a tutto. Non stiamo salvaguardando noi stessi, ma anche la Lega. Non può esserci nessun cambio di linea. Vogliamo essere diversi, rigorosi e severi, sapendo che appena Siri avrà risolto i suoi problemi con la magistratura - conclude - potrà riprendere il suo posto, anche un minuto dopo. Deve difendersi, ma non lo può fare restando al governo».