29 marzo 2024
Aggiornato 16:30
Cavallino rampante in trattativa con i proprietari del campionato

La mossa di Marchionne: Ferrari si compra una fetta della Formula 1?

La Rossa potrebbe accettare l'offerta dei nuovi padroni del circus, l'americana Liberty Media, di acquisire una parte delle azioni del Mondiale, «purché sia fatta chiarezza sul futuro». E non vengano tagliati i famigerati premi in denaro...

Il presidente della Ferrari Sergio Marchionne
Il presidente della Ferrari Sergio Marchionne Foto: Ferrari

TORINO – Continua il braccio di ferro tutto politico tra la Ferrari e i nuovi proprietari della Formula 1, il gruppo americano Liberty Media, che hanno appena ereditato le redini del circus dal vecchio patron Bernie Ecclestone. Da un lato gli statunitensi hanno minacciato la Rossa di tagliare significativamente i premi in denaro che le vengono attribuiti ogni anno indipendentemente dai risultati, solo in virtù della sua posizione di team più storico del Mondiale. Dall'altro la stessa Liberty ha chiesto a tutte le scuderie la disponibilità a comprare una fetta fino al 20% dei diritti commerciali del campionato, e la prima ad aderire a questa offerta potrebbe essere proprio Maranello. «Abbiamo iniziato ad esplorare l'opportunità di acquisire una quota azionaria – ha rivelato ieri il presidente Sergio Marchionne a margine di una conference call con gli analisti finanziari sui bilanci 2016 dell'azienda – Siamo in trattativa con Liberty e recentemente ho incontrato Chase (Carey, nuovo amministratore delegato, ndr)».

Poche certezze sul futuro
Tuttavia, la decisione finale dipenderà molto dai poteri che la Ferrari potrà esercitare dopo essersi comprata una fetta delle azioni della serie: «Non è solo un problema di investimento finanziario – prosegue il manager italo-canadese – La Formula 1 è qualcosa che facciamo per vivere e la prendiamo molto seriamente. L'attuale patto della concordia scade nel 2020, perciò non sarebbe saggio investire senza avere la chiarezza di cosa accadrà dopo quella data. Inoltre che vantaggio trarrebbe la Ferrari da un suo investimento nella F1, se non potrebbe avere in cambio neanche il diritto di voto? La Liberty deve essere più chiara con noi».

No alla riduzione dei premi
Per il momento, comunque, Marchionne è disposto a concedere un'apertura di credito ai nuovi padroni: «Mi aspetto che lo sport in generale migliorerà, perché la Liberty e Chase Carey conoscono bene il mondo dell'intrattenimento e sanno come rendere la F1 ancora più popolare. Non possiamo continuare ad impegnarci in uno sport il cui pubblico è in calo, per una serie di ragioni, perciò dobbiamo tornare ad aumentarne la popolarità e l'accessibilità. E la Scuderia farà la sua parte in questo». Quando però la discussione passa sull'eventualità del famigerato taglio ai fondi incassati dal Cavallino rampante, l'atteggiamento di Marchionne si fa molto meno gioviale: «Prima del 2020 non ci saranno cambiamenti agli accordi contrattuali tra la F1 e la Ferrari. L'argomento non è stato nemmeno presentato e sarebbe piuttosto ingiusto discuterne». Insomma, non se ne parla nemmeno...