16 aprile 2024
Aggiornato 17:00
Ius soli e biotestamento

Bonino: «No a competizione sui diritti» e chiede di non raccogliere le firme per le elezioni

La leader della lista Più Europa ha manifestato contro le regole sulle sottoscrizioni di liste e candidature per le prossime politiche, perché mancano pochi mesi al voto

ROMA - «La previsione di un numero elevatissimo di firme per la presentazione delle liste e dei candidati richiesta soltanto ai gruppi e movimenti politici non già rappresentati nelle due Camere si configura, a tutti gli effetti, come una disposizione volta a impedire nei fatti il concreto esercizio del diritto di tutti i cittadini, espressamente tutelato dall'art. 49 della nostra Costituzione». E' quanto denuncia la lettera fatta recapitare al premier Paolo Gentiloni dalla lista «Più Europa» promossa da Emma Bonino, Benedetto Della Vedova e Riccardo Magi che hanno manifestato con un sit in davanti Palazzo Chigi contro le regole sulle sottoscrizioni di liste e candidature per le prossime elezioni politiche previste dalla nuova legge elettorale che impongono 50 mila firme per le liste non presenti in Parlamento, senza che ancora siano definite procedure e protocolli di controllo e validazione a pochi mesi dal voto. Giovedì prossimo una delegazione della lista Più Europa sarà ricevuta dal premier Poalo Gentiloni. «La nuova legge elettorale introduce nell'imminenza della scadenza della legislatura norme - denuncia ancora la lettera- che sono irragionevolmente punitive e discriminatorie nei confronti delle formazioni politiche che non fanno riferimento a gruppi parlamentari gia' costituiti nelle due Camere e che non usufruiscono dunque dell'esenzione dalla raccolta firme per la presentazione delle candidature al Parlamento».

Biotestamento e ius soli non sono in competizione
Interrogata dai cronisti sui disegni di legge su biotestamento e ius soli, Bonino ha auspicato che non vengano messi in «competizione i diritti» perché si tratterebbe di «concorrenza sleale in buona sostanza». A chi le ha chiesto se si potesse accontentatre con l'approvazione di uno o dell'altro la leader radicale ha replicato: «Sto pensando ai cittadini italiani, di cui centinaia di migliaia hanno il problema dello ius soli e altrettanti del biotestamento». Bonino ha concluso lanciando un ammonimento: «Se vogliamo ,mettere i cittadini l'un contro l'altro armati, questa è una bella strada...»