Primarie Lega, Centinaio: «Vi spiego come Salvini vincerà per una Lega di lotta e di governo»
Per Gian Marco Centinaio, capogruppo della Lega Nord al Senato e sponsor dell'attuale segretario, i militanti della la Lega dovrebbero riconfermare Matteo Salvini "per tutta una serie di motivi". Ascoltate quali
ROMA - Domenica 14 le primarie decideranno chi guiderà la Lega Nord nei prossimi anni. Da una parte Matteo Salvini, il segretario che ha risollevato le sorti del Carroccio, rafforzato i collegamenti europei ed extraeuropei e dato un profilo nazionale e confederale al movimento. Dall'altra parte vi è Gianni Fava, assessore della giunta in Lombardia e – sostenuto da Roberto Maroni e Umberto Bossi – sostenitore di una Lega «classica» che ritorni cioè sopra il Po accodandosi alla rentrée di Silvio Berlusconi. Abbiamo raggiunto al telefono Gian Marco Centinaio, capogruppo della Lega Nord al Senato e sponsor dell'attuale segretario, che in questa intervista audio ci spiega come i militanti della la Lega dovrebbero riconfermare Matteo Salvini «per tutta una serie di motivi: per il suo grandissimo lavoro di riorganizzazione del movimento; perché Salvini ha aperto le porte della Lega a quell'elettorato che in passato guardava con diffidenza al Carroccio. E poi soprattutto per il fatto che Salvini ha preso la Lega che stagnava a un misero 2,5% e l'ha condotta fino al 13%: fatto che ha riportato il movimento a quella centralità nella vita politica che non aveva da tanto tempo».
Sullo sfidante Fava
L'opposizione interna vede Gianni Fava sostenuto da Umberto Bossi ma soprattutto da Roberto Maroni: i mal di pancia contro Salvini sono emersi dunque. Per Centinaio tutto questo non rappresenta un segnale di pericolo per la newco dell'altro Matteo: «L'elettorato di Salvini sa bene che l'obiettivo non è stravolgere il movimento. Quello che viene contestato da chi sfida il segretario sono obiezioni che non trovano riscontro nella realtà».
Marine Le Pen e il nodo europeo
Altro tema che divide Salvini dall'opposizione interna è l'alleanza con Marine Le Pen. «La nostra alleanza con il Front National è tattica e concentrata al parlamento europeo – spiega ancora il capogruppo -. L'accordo si basa sull'Europa, sennò accanto alla Lega «lepenista» bisognerebbe parlare del Front National «salvinista»...»
Che Lega sarà?
Se dovesse vincere Salvini alle primarie, insomma, «sarà una Lega di lotta e di governo, perché porterà avanti le battaglie di sempre ma con la possibilità di mettere a disposizione del Paese una classe dirigente mai così all'altezza». Messaggio, infine, anche a Berlusconi: «Come gli spiegheremo che vogliamo Salvini premier? Semplicemente prendendo almeno un voto in più di Berlusconi alle prossime elezioni. Basta, insomma, con il padre-padrone: oggi esistono dei leader che possono e devono ragionare e concorrere tutti allo stesso livello».
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