10 dicembre 2024
Aggiornato 13:30
Putin: 'Momento non facile, ma supereremo ostacoli'

Siria, Mattarella a Mosca: la Russia usi la sua influenza per evitare nuovi attacchi chimici

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella in visita da Vladimir Putin a Mosca ha chiesto alla Russia di collaborare affinché non avvengano nuovi attacchi chimici del regime siriano

MOSCA - La bomba a San Pietroburgo è stata «un episodio atroce nella sua città, che io conosco bene». Il Capo dello Stato, Sergio Mattarella, in visita a Mosca ha subito espresso le condoglianze dell'Italia al presidente russo Vladimir Putin, nel corso dell'incontro al Cremlino. Le difficoltà create dal contesto internazionale tendono ma non spezzano i rapporti bilaterali tra Russia e Italia, che restano incorniciati da un sentimento di «profonda amicizia» ha detto poi Mattarella, entrando nelle questioni urgenti. «Per quanto riguarda la Libia, l'Italia è convinta che non esista una soluzione militare alla crisi».

Soluzione politica
Il presidente della Repubblica ha auspicato che ci sia da parte di tutti un atteggiamento costruttivo per garantire la stabilizzazione del Mediterraneo anche per quanto rigurada la questione siriana. «Si deve lavorare per una soluzione politica sostenibile, sotto egida dell'Onu» e sulla strada dei «negoziati di Ginevra». Lo si deve a tutte le vittime di questa guerra orribile, «lo si deve ai profughi e agli sfollati. L'uso di armi chimiche è inaccettabile e auspichiamo che Mosca come tutti possa esercitare la sua influenza affinchè attacchi simili non si ripetano».

La versione russa
La Russia, ha ammonito Putin, ha informazioni da diverse fonti che provocazioni del genere si stanno preparando anche nella periferia sud di Damasco, cioè l'uso di sostanze chimiche per poi addossare la colpa al governo di Assad. Per Putin, inoltre, l'attacco con armi chimiche attribuito ad Assad «ricorda gli eventi del 2003», quando l'Iraq di Saddam fu attaccato sulla base di un presunto arsenale di armi di distruzione di massa mai trovato. Per Putin, «la distruzione del Paese e la conseguente nascita dello Stato Islamico. E' tutto già visto».