Sequestrati beni per 9 milioni a 13 famiglie Sinti
Operazione di Gdf e carabinieri in quattro regioni: quasi tutti i 15 soggetti sottoposti a misure di prevenzione patrimoniale dichiaravano di raccogliere ferro e altri metalli e di essere nullafacenti
GENOVA - Case, auto di lusso e oro: ammonta a circa 9 milioni di euro il valore complessivo dei beni sequestrati preventivamente dai carabinieri e dalla Guardia di Finanza di Genova nel corso di due distinte operazioni nei confronti di 13 famiglie di etnia Sinti residenti nei campi nomadi di Genova e Asti e nelle province di Milano, Vercelli, Carrara e Lodi.
Per il Fisco erano nullafacenti
Sotto sequestro sono finiti 29 immobili nelle province di Genova, Torino, Carrara, Vercelli e Asti, 52 terreni, 53 mezzi di trasporto tra camper, autoveicoli e moto ma anche 2 società e decine di conti correnti riconducibili ad una quindicina di soggetti. A far scattare i blitz, la sproporzione tra i redditi dichiarati al fisco e quanto davvero le famiglie possedevano. Come ha spiegato il colonnello dei carabinieri Riccardo Sciuto, quasi tutti i 15 soggetti sottoposti a misure di prevenzione patrimoniale dichiaravano infatti di raccogliere ferro e altri metalli e di essere nullafacenti: "Un patrimonio decisamente sproporzionato rispetto alle condizioni generali - ha sottolineato - e allora è questo il campo in cui bisogna lavorare, la prevenzione. Intervenire prima: c'è una pericolosità sociale dei soggetti e dei patrimoni, che vanno ad infiltrare l'economia legale a danno di chi lavora nello stesso ambito in maniera legale".
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