20 aprile 2024
Aggiornato 00:00
Lega Nord

Salvini: «Non esistono madri in affitto»

Durante il suo viaggio a Mosca il leader della Lega Nord ha rilasciato una breve intervista a Notizieprovita.it in cui ha difeso la famiglia tradizionale

MOSCA – Durante il suo viaggio a Mosca, Matteo Salvini ha rilasciato una breve intervista a Notizieprovita.it in cui ha difeso la famiglia tradizionale e ha spiegato di essersi riunito nella capitale russa con colleghi da tutto il mondo per dire: «Giù le mani dai bambini, a qualsiasi età, in qualsiasi Stato del mondo».

Salvini: «Vogliono rendere l'uomo una marmellata unica mondiale»
Per il segretario della Lega Nord i bambini devono crescere «da bambini», giocare «da bambini, i maschietti, le femminucce come il buon Dio ha sempre permesso che fosse», mentre le madri devono diventare mamme «in maniera naturale, in maniera normale, in maniera positiva». Quindi, ha attaccato il leader del Carroccio: «No alle teorie che mischiano, tolgono, cancellano e rendono l'uomo una marmellata unica mondiale. No all'utero in affitto. Non esistono mamme in affitto, pance in affitto, bimbi comprati, ovuli trapiantati venduti e ricomprati». Salvini ha concluso il ragionamento invitando a lasciar perdere questa via, perché «sarebbe la fine», mentre «noi pensiamo ad un nuovo inizio».

La petizione contro l'utero in affitto
Il giornalista che lo ha intervistato ha ricordato che questo giovedì si terrà una conferenza stampa del movimento Pro vita al Senato, questo giovedì, per parlare della raccolta firme che chiede lo stop alla pratica dell'utero in affitto. ProVita onlus, AGE, Generazione Voglio Vivere, Non Si Tocca la Famiglia, Comitato Articolo 26 e la Nuova Bussola Quotidiana hanno scritto una petizione, inviata alle più alte cariche dello Stato in cui hanno motivato le loro ragioni.

Una pratica disumana in diffusione, anche in Italia
Nel testo è scritto che la «pratica disumana dell’utero in affitto si diffonde: non solo nei paesi dove è purtroppo permessa, ma anche in Italia, dove in teoria è vietata». Il comunicato ha spiegato che nel nostro Paese, «agenzie straniere che guadagnano milioni di dollari con la maternità surrogata, cercano in modo subdolo di promuovere la pratica dell’utero in affitto e di procacciarsi clienti italiani, disposti a pagare decine di migliaia di euro per comprare un bambino, privandolo per sempre di sua madre. Quel che è peggio, nonostante le denunce, le autorità – in particolare i magistrati – sembrano fare ben poco per fermare quelle agenzie e i loro lucrosi affari. Bisogna quindi agire ora, per i bambini e per le madri!».

Le richieste dei Pro-vita al Parlamento
Per queste ragioni i promotori della raccolta firme chiedono al governo e al Parlamento di contrastare sul piano interno, europeo e sovranazionale ogni forma di legalizzazione della surrogazione di maternità; di assicurare la corretta applicazione delle norme penali che vietano la surrogazione di maternità e la commercializzazione di gameti, (L. 40/2004, art. 12, comma 6) al fine di prevenire e di reprimere l’operato di agenzie straniere, enti diversi, professionisti o altre persone, che promuovano, realizzino, organizzino o pubblicizzino in qualunque forma le pratiche di maternità surrogata in Italia; di adottare ogni iniziativa utile a promuovere l’adozione di un’apposita convenzione internazionale per l’abolizione universale della pratica di surrogazione della maternità.