Protezione Civile: 1.200 assistiti, 6.000 i soccorritori
Prosegue l'impegno del Servizio Nazionale della Protezione Civile mobilitato dalle prime ore di mercoledì per il terremoto che ha colpito alle 3:36 il centro Italia e per le numerose scosse, anche forti, che si sono succedute.
AMATRICE - Pasti caldi, tende e distribuzione di vestiti e beni di prima necessità. Prosegue l'impegno del Servizio Nazionale della Protezione Civile mobilitato dalle prime ore di mercoledì per il terremoto che ha colpito alle 3:36 il centro Italia e per le numerose scosse, anche forti, che si sono succedute.
Oltre 1.200 le persone sono state assistite nei campi e nelle strutture allestite tra Lazio, Marche e Umbria dagli oltre 6.000 gli uomini e le donne del servizio nazionale della Protezione civile dispiegati sul territorio colpito.
Di queste, circa 600 persone sono state ospitate nei comuni di Accumoli, Amatrice, Montegallo e Arquata, a fronte di una disponibilità complessiva di circa 3.400 posti allestiti, a cui si aggiungono altri moduli pronti per l'impiego secondo necessità.
Paura di nuove scosse e nuovi crolli
La priorità è dare assistenza e un primo tetto per le persone che hanno perso la casa. La prima notte però per molti è passata dai parenti o in alloggi di fortuna.
«La notte l'abbiamo passata nelle macchine, fortunatamente io mia moglie e i due bambini, avendo due macchine, ci siamo divisi e abbiamo provato a dormire, per modo di dire».
Molte persone hanno paura di nuove scosse e nuovi crolli, per questo si preparano a passare ancora la notte in macchina.
(Immagini AFP)
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