26 aprile 2024
Aggiornato 00:00
Oggi protesta Cobas-Anief

Scuola, tornano gli scioperi: «Dal Governo decisioni gravi»

Ad un mese dal termine delle lezioni, torna a mobilitarsi il mondo della scuola: oggi scioperano Cobas e Anief, mentre il gruppo degli altri sindacati più rappresentativi dovrebbe annunciare un nuovo sciopero da tenersi nei prossimi giorni

Scuola, tornano gli scioperi: «Dal Governo decisioni gravi»
Scuola, tornano gli scioperi: «Dal Governo decisioni gravi» Foto: Giuseppe Lami ANSA

Ad un mese dal termine delle lezioni, torna a mobilitarsi il mondo della scuola: oggi scioperano Cobas e Anief, mentre il gruppo degli altri sindacati più rappresentativi (Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola Rua, Snals Confsal e Gilda-Unams) dovrebbe annunciare un nuovo sciopero da tenersi nei prossimi giorni.

Varie le rivendicazioni dei Cobas, che con Cub, Unicobas, Usb e Cobas Sardegna hanno organizzato un sit-in dalle 9.30 a Roma al Ministero dell'Istruzione: la protesta riguarda i quiz Invalsi e il Sistema nazionale di valutazione, il Decreto scuola «che introduce inaccettabili modalità per la stabilizzazione dei precari», ma anche il taglio dello 0,5% del PIL delle spese per l'istruzione previsto dal DEF 2022 e il lavoro gratuito degli studenti nei PCTO e negli stage, mentre si chiede il rinnovo del CCNL, di potenziare gli organici docenti ed Ata e investire i fondi del PNRR per ridurre a massimo 20 il numero degli alunni per classe.

L'Anief invece ha proclamato sempre per oggi una giornata di mobilitazione generale e unitaria in particolare contro la riforma approvata la scorsa settimana dal Governo (il Decreto «Pnrr 2") per cambiare le modalità di accesso, formazione e valutazione degli insegnanti: «Il decreto così come è stato approvato dai ministri è impresentabile - ha spiegato il presidente nazionale Anief Marcello Pacifico - È un piano di riforma impraticabile che fa acqua da tutte le parti perché non valorizza né la formazione né la professione dell'insegnante. E sul reclutamento possiamo scommettere sin d'ora che la montagna partirà il topolino, con almeno i due terzi dei posti che rimarranno vacanti per via di un meccanismo di stabilizzazione complesso ed estenuante».

Nel pomeriggio poi dai sindacati più rappresentativi del mondo della scuola (Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola Rua, Snals Confsal e Gilda-Unams) potrebbe arrivare la proclamazione di uno sciopero unitario, sempre contro l'ultimo decreto su formazione e reclutamento: «norme inaccettabili e umilianti», le hanno definite i sindacati, per i quali le novità «su formazione e reclutamento dei docenti, contenute nel decreto, mortificano la scuola che subisce nuovamente tagli di spesa e torna a essere terreno di scontro politico - ideologico. Ancora una volta si decidono questioni di grande rilievo per il sistema scolastico attraverso atti unilaterali, sfuggendo da ogni confronto con il mondo della scuola. E mentre il Governo assume decisioni gravi senza ascoltare i lavoratori, quegli stessi lavoratori attendono ancora il rinnovo del contratto scaduto da tre anni». Alle ore 15 si tiene in diretta streaming un'assemblea sindacale unitaria delle RSU, aperta a tutto il personale e alle diverse componenti della comunità scolastica.

Oggi, infine, seconda giornata di prove Invalsi alle elementari (iniziate ieri con Inglese): nelle classi II e V si svolge la prova di Italiano, mentre lunedì le stesse classi sosterranno quella di Matematica.