17 gennaio 2025
Aggiornato 23:30
Infrastruttre | Tav

Tav, Salvini: «Se è un no deve essere molto ben motivato». Sabato a Torino tornano in piazza i Sì Tav

Le Madamin si dicono certe: «Noi non siamo contro il Governo, il referendum non sarà necessario»

Elisabetta Carbone mostra la piantina TAV durante la conferenza stampa di presentazione del flash mob SI TAV che si terrà sabato 12 gennaio a Torino
Elisabetta Carbone mostra la piantina TAV durante la conferenza stampa di presentazione del flash mob SI TAV che si terrà sabato 12 gennaio a Torino Foto: Alessandro Di Marco ANSA

TORINO - Sulla Tav «o è un no ben motivato oppure chiediamo un parere agli italiani. Non vedo l'ora di leggere lo studio. Non ci possiamo permettere di aspettare di capire». Lo ha detto il vicepremier e ministro dell'Interno, Matteo Salvini, durante l'intervista a Porta a Porta. Beppe Grillo dal canto suo chiosa: «La Tav? «Abbiamo messo un gruppo di esperti che hanno affrontato con rigore e metodo scientifico la questione TAV in termini di costi e benefici per i cittadini. Loro ci diranno se costruirla comporta dei vantaggi o meno, la decisione resterà comunque politica. E da qui non si scappa, sembrava impossibile fosse necessario ribadirlo». Intanto Torino si prepara a un nuovo flash mob, una mobilitazione lampo a sostegno della Torino-Lione. Domani sabato 12 gennaio il popolo Sì Tav torna in piazza. A organizzare la mobilitazione le cosiddette «madamin» arancioni di «Si, Torino va avanti», l'ex sottosegretario ai Trasporti Mino Giachino di «Sì Tav, sì lavoro» e l'Osservatorio 21, presieduto da Luciano Lenotti.

«Se Di Maio volesse venire è il benvenuto»

In piazza hanno già annunciato la loro presenza oltre un centinaio di sindaci provenienti da diverse regioni del Nord Italia, il presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino, ma gli organizzatori ci tengono a sottolineate che non si tratta di un manifestazione contro il governo. «La nostra manifestazione è apartitica, in piazza sono tutti ben accetti, ma senza fascia e senza simboli di partito», ha chiarito Mino Giachino nella conferenza stampa di presentazione, la cui petizione su Change.org ha sfondato quota 108 mila adesioni. «E se Di Maio volesse venire è il benvenuto», ha ironizzato Patrizia Ghiazza, una delle promotrici della manifestazione.

«Stanato il governo»

Lo scorso 10 novembre i comitati Sì Tav avevano riempito piazza Castello con oltre 30 mila persone. Gli organizzatori non si sbilanciano su cifre: «Non andremo in piazza per farci contare, ma per dare voce a chi vuole dire sì alla Tav». Intanto secondo il presidente di Osservatorio 21, Luciano Lenotti, la mobilitazione ha già raggiunto un obiettivo: «Ha stanato il governo e bloccato la tattica dilatoria, messa in atto da mesi. Proprio in vista della manifestazione hanno annunciato di aver terminato la costi-benefici».

«Non ci sarà bisogno del referendum»

La mobilitazione era stata già decisa la scorsa settimana «con un atto di coraggio, perché il governo ha delle responsabilità e degli impegni e deve rispettarli», ha detto Giovanna Giordano, una delle sette madamin. Quanto al referendum sulla Torino-Lione, sollecitato da più parti, secondo Patrizia Ghiazza «non ci sarà bisogno di un referendum. Vedrete sabato quanta mobilitazione dei territori ci sarà. Sarà quella la voce del territorio. Noi siamo confidenti che la Torino-Lione si farà».