20 aprile 2024
Aggiornato 12:00
Politica

Il governo alla prova dei sondaggi: ora è Salvini il «vicepremier forte»

La Lega al 33,3%, il M5s fermo al 25,9%. Di Maio: «Noi pensiamo agli italiani. Dei sondaggi me ne frega il giusto». Salvini: «Io rispetto il contratto»

Luigi Di Maio, Giuseppe Conte e Matteo Salvini
Luigi Di Maio, Giuseppe Conte e Matteo Salvini Foto: ANSA

ROMA - Gli ultimi sondaggi premiamo l'operato di governo di Matteo Salvini. Sono numeri impietosi, che fanno della Lega ampiamente il primo partito italiano: 33,3 percento per il Carroccio; 25,9 percento per il Movimento 5 stelle. La parte «gialla» del governo, secondo le intenzioni di voto di Index Research presentati il 22 novembre a Piazza Pulita, è quindi ora distanziata di ben sette punti dalla parte «verde». Non solo: Alessandra Ghisleri di Euromedia Research, guardando alle Europee di maggio, stima che la Lega sia addirittura in testa nella Circoscrizione 2, area che comprende Veneto, Friuli Venezia-Giulia, Trentino Alto-Adige ed Emilia Romagna, e dove il Carroccio è dato tra il 45 e il 48 percento, «anche se l’incremento relativo più significativo si registra nelle regioni rosse, Emilia e Toscana»

Di Maio non è preoccupato
Per Di Maio, però, non c'è nel Governo nessun problema di rapporti diretti fra lui e Matteo Salvini. «Ci fidiamo ciecamente l'uno dell'altro, stiamo lavorando fianco a fianco e più lavoriamo insieme più risolviamo problemi per l'Italia. Poi c'è sempre questo racconto per cui lui fa le cose per fregare me e io per difendermi dalle sue fregature. Ci sentiamo dieci volte al giorno, non ho motivo di dubitare di lui come lui di me. Questo rapporto si rafforzerà. Questo Governo serve a far vincere gli italiani, non una forza politica o un'altra. E dei sondaggi me ne frega il giusto».

Salvini: «Tornare al voto? Io rispetto il contratto di governo»
I numeri che premiano Salvini, a dire del leader leghista, non metteranno però in dubbio la tenuta del governo. Come a minarlo non saranno le «divergenze», giudicate «normali» dal leader leghista, delle ultime settimane: «Per me il governo andrà avanti fin o alla fine. Ci può essere qualche confronto, qualche discussione parlamentare, ma con Luigi e Giuseppe (Conte, ndr) il rapporto umano - che secondo me viene prima di tutto - è squisito».

Le divergenze? «Normali tra due forze politiche diverse»
Ha aggiunto Salvini: «Chiaro che ci possono essere divergenze con i 5 stelle: sulle grandi opere, ad esempio, io sono per andare avanti. Come sulla questione dei rifiuti. rifiuti. Però li risolviamo i problemi, dialogando tra persone adulte come siamo. Sono contento di quello che abbiamo fatto in questi cinque mesi. E sono contento di quello che faremo. Questo governo, se dipende da me, andrà avanti fino alla fine». E non saranno nemmeno i sondaggi, estremamente favorevoli, a convincere Salvini ad andare al voto per provare a prendersi l'Italia: «Io non sono così. Ho firmato un contratto di governo, la coerenza non si compra».