23 aprile 2024
Aggiornato 11:30
Scioperi

Il venerdì nero dello sciopero generale: trasporti, scuola e sanità a rischio

Possibili disagi in tutta Italia per i servizi pubblici. Previste manifestazioni nelle principali città. Le modalità variano a seconda delle zone

Un presidio-manifestazione organizzato da Cgil, Cisl e Uil durante lo sciopero generale
Un presidio-manifestazione organizzato da Cgil, Cisl e Uil durante lo sciopero generale Foto: Amalia Angotti | ANSA ANSA

ROMA – Si annuncia un venerdì nero domani in tutta Italia per gli utenti dei servizi pubblici, a causa di uno sciopero nazionale generale proclamato da alcuni sindacati di base (Cub, Sgb, S.I. Cobas e Usi): sono a rischio, secondo varie modalità, i trasporti (ferroviario, locale e aereo), la scuola, la sanità e i servizi della pubblica amministrazione. Previste manifestazioni a Milano, Torino, Firenze, Roma, Napoli, Taranto, Palermo, Padova e Catania. «Abrogare la legge Fornero e il Jobs Act; eliminare ogni forma di precarietà; aprire una stagione contrattuale all'insegna della riduzione dell'orario di lavoro a parità di salario; diritto al lavoro e alla casa, fermare le fonti inquinanti dentro e fuori i luoghi di lavoro, farla finita con le privatizzazioni e con le grandi opere inutili; un grande piano occupazionale per la messa in sicurezza del territorio nazionale, difesa e rilancio del welfare universale, democrazia sindacale nei luoghi di lavoro» sono le principali rivendicazioni dei sindacati.

Trasporto pubblico a Roma e Milano
A Roma l'agitazione interesserà i collegamenti Atac (bus, tram, metropolitane, ferrovie Termini-Centocelle, Roma-Lido, Roma-Civitacastellana-Viterbo) e le linee periferiche gestite dalla Roma Tpl. Saranno comunque in vigore le fasce di garanzia: servizio regolare fino alle 8:30 e dalle 17 alle 20. Possibili riduzioni di servizio nelle altre fasce orarie: rete notturna notte 25/26 ottobre; fascia 8.30-17; 20-fine servizio diurno e notte 26/27 ottobre (limitatamente a rete metro e tram 8). Nelle stazioni metro-ferroviarie possibili interruzioni di servizio di biglietterie, scale mobili, ascensori e montascale. I varchi diurni delle zone a traffico limitato del centro e di Trastevere non saranno attivi e il transito sarà quindi consentito anche ai veicoli privi di permesso. A Milano l'agitazione del personale viaggiante e di esercizio è prevista: in metropolitana dalle 18 al termine del servizio (e non anche dalle 8:45 alle 15 come precedentemente comunicato); in superficie: dalle 8:45 alle 15 e dalle 18 al termine del servizio (come precedentemente comunicato). In mattinata, per permettere lo svolgimento di un corteo in centro, vi segnaliamo deviazioni e rallentamenti per le linee tram 1, 2, 4, 12, 14, 16, 19; bus 50, 57, 61.

Treni, aerei, scuola, sanità, servizi pubblici
Per i treni lo sciopero riguarda il trasporto merci, viaggiatori e infrastruttura. Per il personale delle ferrovie lo sciopero è stato proclamato dalle ore 21 di oggi alle 21 di domani. Il gruppo Fs Italiane ha fatto sapere che le Frecce di Trenitalia circoleranno regolarmente e che per gli altri treni nazionali si prevedono ripercussioni molto limitate. Saranno assicurati tutti i convogli elencati nell'apposita tabella dei treni previsti in caso di sciopero, consultabile sull'Orario ufficiale di Trenitalia e sul sito web trenitalia.com. e sarà assicurato il collegamento fra Roma Termini e l'aeroporto internazionale Leonardo da Vinci di Fiumicino. Per diminuire i disagi causati ai viaggiatori, Italo ha pubblicato online l'elenco dei treni garantiti. Coinvolto anche il settore del trasporto ferroviario regionale e al quale potrebbe aderire sia il personale appartenente al Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane sia quello appartenente a Trenord. Lo sciopero di domani riguarderà anche il settore del trasporto aereo, ma sono coinvolti solo gli aeroporti di Milano (Linate e Malpensa) e Bologna: i voli programmati potranno subire ritardi o cancellazioni. Dalle ore 7 alle ore 10 e dalle ore 18 alle ore 21 le fasce garantite. Nello sciopero saranno coinvolti tutti i settori pubblici, compresi scuola e sanità. Le modalità variano a seconda delle zone.