Di Maio rivela: «Quali pensioni d'oro taglieremo (e quanto risparmieremo)»
Il vicepremier preannuncia che sarà recuperato un miliardo di euro. La scure scatterà «sugli assegni al di sopra di 4500 euro al mese», spiegano fonti M5s
ROMA – Arrivano nuovi dettagli su un altro dei punti cardine della manovra finanziaria allo studio del governo Conte: il taglio delle pensioni d'oro. A illustrare questo provvedimento, tra quelli simbolo del Movimento 5 stelle, è stato proprio il leader del partito che l'ha più fortemente sostenuto, Luigi Di Maio.
Un miliardo di risparmi
Nel corso di una lunga intervista ai microfoni di Domenica Live su Canale 5, infatti, il vicepremier ha spiegato che la scure cadrà in particolare su coloro che «non hanno versato i contributi e si sono presi pensioni per 12-13 mila euro». Questo non significa, insomma, che «se c'è qualcuno che prende una pensione alta e se l'è meritata gliela dobbiamo tagliare, no. La tagliamo solo a quelli che non hanno versato i contributi per avere 10 mila euro al mese e che vuol dire si stanno fregando la pensione di qualcun altro che prende 500-600-700 euro al mese». Il risparmio per le casse dello Stato previsto da questa misura è sostanzioso: «Tagliamo un miliardo di euro».
Come per i vitalizi
Lo stesso Di Maio preannuncia che questa norma sarà inserita già oggi nel decreto fiscale, anche se si aspetta prevedibili ricorsi da parte delle persone che saranno colpite: «Tutti quelli che stanno combattendo contro il taglio delle pensioni d'oro o dei vitalizi. Da luglio Cirino Pomicino sta prendendo una pensione per i contributi che ha versato e non più il vitalizio che gli pagavano gli italiani. Martedì succede la stessa cosa per gli ex senatori. Ci avevano detto che non si poteva fare, noi lo facciamo. E domani mettiamo mano alle pensioni d'oro». Resta ancora da stabilire esattamente da che livello di assegni in su scatterà il taglio: ma fonti governative del Movimento 5 stelle hanno smentito drasticamente le indiscrezioni apparse sulla stampa secondo cui il limite sarebbe stato abbassato rispetto alle prime proposte. «Il taglio delle pensioni d’oro partirà dalle pensioni di importo pari a 4.500 euro netti al mese in su e non esiste alcuna ipotesi di abbassare la soglia a 3.500 euro», assicurano. Intanto il Consiglio dei Ministri sulla manovra, convocato inizialmente per oggi a palazzo Chigi alle 18, è stato anticipato alle 17. È una corsa contro il tempo per incassare l’ok al pacchetto completo (decreto fiscale e legge di Bilancio) per consentire al premier, Giuseppe Conte, di presentarsi al Consiglio europeo del 17-18 con i compiti svolti.
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