Ok della Camera alle dimissioni del velista grillino Mura che faceva politica dalla barca. Cagliari deve tornare alle urne
Eletto con il M5s in Sardegna, era finito poi nel mirino per il suo alto tasso di assenze e dunque allontanato da Movimento

ROMA - Approvate dalla Camera le dimissioni di Andrea Mura, il deputato «velista», eletto con il M5s in Sardegna, finito poi nel mirino per il suo alto tasso di assenze e dunque allontanato da Movimento. Il via libera è arrivato con 295 voti favorevoli e 181 contrari. A questo punto sarà necessario svolgere elezioni suppletive nel suo collegio. Mura, che anche oggi era assente in Aula, in una nota ha però commentato il voto della Camera. «Con la votazione di oggi – spiega – diventano effettive le mie dimissioni da parlamentare, ringrazio i deputati per aver accettato le mie dimissioni e avere rispettato la mia volontà di terminare l’esperienza in Parlamento». «Da oggi – aggiunge – torno ad essere un cittadino comune, come sono sempre stato. Torno nel mio mondo, allo sport e al mare, dove ci sono i valori a cui mi sono sempre ispirato: l’impegno, il sacrificio e il mantenimento della parola data da buon sardo».
"Linciaggio mediatico"
Mura sostiene tuttavia che «questa vicenda ha causato un linciaggio mediatico senza precedenti. Ho avuto danni enormi alla mia reputazione e subito accuse infamanti, basate su fatti inesistenti o sulla distorsione completa delle mie affermazioni. Accuse a cui non mi è stato dato neppure modo di replicare, ricevendo l’espulsione dal gruppo parlamentare a cui appartenevo senza alcuna convocazione». «Ci tengo a ringraziare i tanti che hanno creduto in me e continuano a farmi arrivare messaggi di stima. A loro va la mia gratitudine più grande», conclude. Skipper professionista, Mura si era giustificato dell’assenteismo dicendo in un’intervista a La Nuova Sardegna che «la politica si può fare anche in barca», e che il suo ruolo, più che quello di parlamentare, sarebbe stato quello di testimonial per la difesa degli oceani dalla plastica. Dichiarazioni che non erano piaciute ai capigruppo del Movimento, che in una nota congiunta l’avevano invitato a dimettersi. Invito ribadito da Luigi Di Maio, che aveva parlato di «dichiarazioni inaccettabili».
A Cagliari si torna alle urne
Ora a Cagliari dunque bisogna tornare alle urne. Mura infatti si era presentato nel collegio uninominale del capoluogo sotto il simbolo dei 5 Stelle. Trattandosi appunto di seggio uninominale (fosse stato quello proporzionale gli sarebbe subentrato il primo dei non eletti in lista), servono delle elezioni suppletive per individuare il nuovo deputato che lo sostituirà. A indire le elezioni suppletive - entro 90 giorni - sarà il presidente della Repubblica su deliberazione del consiglio dei ministri. La chiamata al voto riguarda circa 250mila elettori. «Il voto di oggi ci restituisce l’immagine di un Parlamento che finalmente lavora nell’unico interesse degli elettori», è il commento della deputata M5S Emanuela Corda. «È un segnale che ci aiuterà a recuperare il rapporto di fiducia tra cittadini e istituzioni. Niente di personale, sia chiaro, nei confronti di Andrea Mura, ma chi tradisce la fiducia degli elettori non può stare in Parlamento».
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