In strada volantini a favore delle Br: l'allarme del sindaco
Il caso a Sesto San Giovanni. Nel testo «solidarietà» ai protagonisti degli omicidi di Marco Biagi, Massimo D'Antona e Emanuele Petri
MILANO - A Sesto San Giovanni sono stati trovati numerosi volantini in cui si esprime solidarietà a terroristi delle Brigate Rosse, in particolare a Nadia Lioce, Roberto Morandi e Marco Mezzasalma, protagonisti degli omicidi dei giuslavoristi Marco Biagi e Massimo D'Antona e dell'agente di polizia ferroviaria Emanuele Petri. Lo ha segnalato il sindaco, Roberto Di Stefano, secondo il quale «i toni di sostegno e vicinanza esposti nei volantini sono deliranti, ma non vanno comunque sottovalutati, soprattutto in una città che purtroppo ha vissuto episodi drammatici per colpa delle Brigate Rosse».
La denuncia del sindaco di Sesto
«La 'solidarietà di classe ai rivoluzionari prigionieri in 41 bis' citata nei volantini può far sorridere per il linguaggio usato, ma non può mancare la condanna verso questi messaggi, anche in memoria di chi ha perso la vita per colpa dei criminali delle Br. Non bisogna mai abbassare l'attenzione verso questi fenomeni e verso queste piccole sigle che rilanciano il sostegno ad assassini, per fortuna ora in carcere» ha aggiunto il primo cittadino.
Condanne anch dal segretario Pd di Milano
Sulla vicenda è intervenuto anche il segretario del Pd metropolitano milanese e consigliere regionale Pietro Bussolati. «Questi volantini» ha scritto in una nota «rappresentano un preoccupante segnale di ritorno della più cupa radicalizzazione politica. Tutte le istituzioni democratiche devono fare fronte comune per respingere il ritorno di quel clima di violenza. Il Pd è a fianco delle istituzioni e per la difesa dello Stato di diritto».
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