19 aprile 2024
Aggiornato 09:00
Cronaca

Tre ragazzi sparano da una finestra a un migrante (non per motivi di razzismo)

Ad Aprilia, in provincia di Latina, un camerunense è stato raggiunto al piede da un proiettile sparato da un fucile: i giovani lo stavano provando alla finestra

Il fucile e i proiettili di piombo rinvenuti dai carabinieri di Aprilia durante le perquisizioni
Il fucile e i proiettili di piombo rinvenuti dai carabinieri di Aprilia durante le perquisizioni Foto: ANSA/UFFICIO STAMPA CARABINIERI ANSA

APRILIA – Un cittadino camerunense di cinquant'anni è stato ferito al piede sinistro da un proiettile di piombo mentre passeggiava nel centro di Aprilia, vicino Latina, intorno al mezzogiorno di Ferragosto. Lo straniero stava camminando quando è stato raggiunto da un colpo di fucile di aria compressa, che gli ha provocato una lesione guaribile, stando alla prognosi dei medici che lo hanno visitato, in cinque giorni. Subito dopo essere stato colpito, si è rifugiato in un negozio e ha chiesto aiuto ai commercianti, che gli hanno soccorso e hanno chiamato i carabinieri.

Fermati tre ragazzi
Dopo che l'uomo ha segnalato l'episodio e ricostruito la vicenda, i militari dell'Arma hanno effettuato verifiche e perquisizioni nella zona dalla quale, secondo l'indicazione del camerunense, sarebbe partito il colpo. In questo modo sono stati prontamente individuati i responsabili. Si tratta di tre amici, un 20enne e due minorenni tutti del luogo, che sono stati denunciati per lesioni aggravate.

Non razzismo, ma imprudenza
Come molti dei recenti casi di cronaca che hanno visto vittime straniere, e che hanno proprio per questo motivo guadagnato molto clamore mediatico, però, anche in questo non sembrerebbe affatto esserci dietro un movente di stampo razzista. I ragazzi hanno infatti dichiarato che si sarebbe trattato di un semplice incidente: stavano provando l'arma quando sono partiti fortuitamente dei colpi ma, sottolineano gli inquirenti, sono consapevoli della gravità dei fatti. Rimane comunque la notevole imprudenza di aver deciso, magari per ingannare la noia estiva, di maneggiare un fucile a piombini vicino alla finestra, che si affacciava per giunta su una strada in cui stavano camminando liberamente delle persone. Proprio come nell'episodio che era avvenuto a Roma lo scorso 17 luglio, quando una bambina rom di un anno era stata ferita alla schiena da un proiettile sparato da una pistola ad aria compressa, anche in quel caso (secondo l'autore del gesto) per errore.