19 marzo 2024
Aggiornato 07:30
Centrosinistra

Il ritorno di Paolo Gentiloni: «Salvini mi fa paura»

L'ex premier torna a parlare in pubblico e si rivolge direttamente al governo Conte: «Non butti a mare il lavoro di questi anni». E «siano seri anche con le parole»

Paolo Gentiloni alla presentazione del libro 'Il lavoro del futuro' di Luca De Biase al Maxxi, Roma, 19 luglio 2018
Paolo Gentiloni alla presentazione del libro 'Il lavoro del futuro' di Luca De Biase al Maxxi, Roma, 19 luglio 2018 Foto: Angelo Carconi ANSA

ROMA - Il governo deve pesare anche le parole perché «basta poco per tornare indietro», si rischia di «buttare a mare» il lavoro degli ultimi anni. L'ex presidente del Consiglio Paolo Gentiloni torna a parlare in pubblico durante la presentazione del libro 'Il lavoro del futuro' di Luca De Biase al Maxxi e manda chiari messaggi al governo Conte. «Noi dobbiamo fare veramente attenzione alle cose che facciamo e diciamo. Perché innanzitutto viviamo in un mondo che è diventato imprevedibile come mai: nessuno di noi avrebbe mai immaginato l'incontro al vertice tra il presidente americano e il presidente russo, in cui il presidente americano dice che il presidente russo lo convince di più dell'intelligence del suo paese, e il giorno dopo per fortuna rettifica». Per l'ex premier «il mondo a cui siamo abituati è abbastanza in discussione. In questo contesto così imprevedibile, l'Italia non può permettersi di buttare a mare quello che ha fatto in questi anni». 

Un meccanismo 'virtuoso' da difendere
«Questo meccanismo virtuoso oggi dobbiamo veramente trattarlo con la delicatezza con cui si tratta una creatura fragile. L'ambiente esterno è diventato più complicato e basta poco per tornare indietro» continua Paolo Gentiloni. La destrutturazione del lavoro fatto negli ultimi anni «finora è stata fatta solo a parole, tranne questo piccolo decreto (il decreto dignità, ndr). Ma alcune parole pesano, sono bastate poche parole per fare salire lo spread, un aumento che ci costa milioni». Insomma, «anche con le parole bisogna essere molto, molto seri».

«Salvini? Mi fa paura»
Scontato, poi, un intervento su Matteo Salvini. Per Gentiloni «fa paura» sentire il ministro dell'Interno chiedere le dimissioni del presidente Inps Tito Boeri. «Quando sento un importante ministro della Repubblica dire che il presidente dell'Inps dovrebbe candidarsi e fare politica, se dà dati con i quali lui non è d'accordo... Io ho paura». Gentiloni ha aggiunto che anche durante il suo esecutivo «spesso i dati dell'Inps, o dell'Istat non facevano il gioco del governo. Ma fa parte del funzionamento del sistema». Fra l'altro, ha aggiunto «è una pia illusione pensare che cambiare questo o quello» possa aiutare l'azione del governo, anche perché «non è il governo che poi nomina il presidente di Eurostat». Insomma, «forse anche queste polemiche sarebbe meglio risparmiarcele».