19 aprile 2024
Aggiornato 23:00
Rousseau City Lab

Da Torino il tour di Casaleggio: «Il Movimento 5 stelle è l'anti-Bilderberg»

Davide Casaleggio: «Noi non invitati al summit, ma non sarei andato». La sindaca Appendino salta la cena dei 'potenti'. Di Battista: «Sarà un grande governo»

Davide Casaleggio durante l'inaugurazione di Rousseau City Lab
Davide Casaleggio durante l'inaugurazione di Rousseau City Lab Foto: ANSA/ALESSANDRO DI MARCO ANSA

TORINO - «Non ho ricevuto l'invito a partecipare né l'ho rifiutato, è stata una totale invenzione: se l'avessi ricevuto lo avrei rifiutato». Davide Casaleggio, a margine del tour del Rousseau City Lab a Torino, la due giorni dedicata alla scoperta delle funzioni e delle potenzialità del sistema operativo del Movimento 5 Stelle, non sfugge alla domanda sul summit Bilderberg che si è chiuso ieri nel capoluogo piemontese. Summit al quale la grande assente è stata la sindaca Chiara Appendino che ha saltato la cena promossa nell'ambito dell'incontro tra i big mondiali della finanza: «La sindaca è nel pieno diritto di fare le sue scelte», il commento del numero uno della Casaleggio Associati. Ieri l'attesa al Rousseau City Lab, però, era tutta per Alessandro Di Battista che si è collegato a distanza, da San Francisco, con Torino. Un intervento duro nei confronti del Partito democratico - «Spero faccia un'opposizione degna di nota» - e decisamente entusiasta nei confronti dell'esecutivo di Giuseppe Conte: «Sono certo che questo governo farà grandi cose».

Aumentare i numerei degli iscritti alla piattaforma
Il Rousseau City Tour è stato tenuto a battesimo da Davide Casaleggio e Massimo Bugani, all'interno di un gigantesco mouse gonfiabile montato davanti allo stadio comunale. Obiettivo dichiarato del tour è «aumentare il numero di iscritti alla piattaforma Rousseau e fare capire a tutti i cittadini, al di là del colore politico, che si può incidere sulla democrazia e che la democrazia diretta non è un sogno» ha detto Massimo Bugani, uno dei soci della piattaforma Rousseau. «Vogliamo aprirci alle persone che hanno innovato maggiormente sul territorio. L'obiettivo è condividere esperienze di innovazione, coinvolgendo imprenditori e autori di libri. E' una iniziativa aperta a tutti i cittadini e gratuita che vuol creare una rete di conoscenze tra persone di valore» ha detto Davide Casaleggio, che intende lavorare «per costruire la cittadinanza digitale». Il prossimo weekend il tour approderà a Roma e poi il 7 e l'8 luglio a Livorno.

Di Battista contro il Pd 
Dopo averlo letteralmente massacrato nel suo mandato da parlamentare, ora che è lontano dai palazzi della politica Alessandro Di Battista, in collegamento da San Francisco con Torino, manda un messaggio ai parlamentari del Partito democratico e a quelli degli altri partiti: «Spero che riescano a strutturare una opposizione un minimo degna di nota, basandosi sui temi. Ma ciò che vedo è una totale decomposizione politica». Perché «la democrazia funziona quando c'è un governo legittimato da un voto popolare, e questo piaccia o non piaccia ora c'è, e un'opposizione. Ci vuole una competizione positiva tra governo e opposizione che si devono sfidare su temi, sui diritti sociali, come la sanità e la scuola» ha aggiunto Di Battista, bollando come di bassa lega le polemiche sul premier e sul suo accenno a Pier Santi Mattarella. «Oggi dare del populista a chi vuole cambiare le cose e la cosa più populista che esista».

«Quello di Conte sarà un grande governo»
Poi Di Battista è passato all'analisi del nuovo governo italiano: «Questo governo farà un ottimo lavoro. Deve andare avanti e fregarsene di critiche strumentali. Ricordo come in Parlamento ci sbeffeggiavano quando parlavamo di democrazia diretta. E invece oggi vedere Fraccaro ministro della democrazia diretta è una soddisfazione grandissima, sembra un sogno. Molti di loro, oggi trombati, ci guardavano dall'alto in basso, ci guardavano come barbari con l'arroganza di chi interpreta la democrazia e invece sa solo dare un contentino ai cittadini prima delle elezioni, per continuare ad occupare le stesse poltrone. Ci ridevano dietro ma oggi mi sembrano molto i nobili della rivoluzione francese».