19 aprile 2024
Aggiornato 12:00
Sicurezza

Terrorismo: smantellata rete Amri, Meloni «Via subito i soggetti radicalizzati»

Il blitz deli uomini dell'Ucigos assieme a quelli delle Digos di Roma e Latina ha portato all’arresto di diverse persone e a perquisizioni tra Lazio, Campania e Basilicata

Una slide, diffusa oggi dalla Polizia di Stato, relativa all'operazione che ha consentito di smantellare la rete di Anis Amri, il tunisino autore della strage al mercatino di Natale di Berlino, poi ucciso a Sesto San Giovanni (Milano)
Una slide, diffusa oggi dalla Polizia di Stato, relativa all'operazione che ha consentito di smantellare la rete di Anis Amri, il tunisino autore della strage al mercatino di Natale di Berlino, poi ucciso a Sesto San Giovanni (Milano) Foto: ANSA/ POLIZIA DI STATO ANSA

ROMA – Cinque ordinanze di custodia cautelare in carcere sono state emesse dal Gip del Tribunale di Roma nei confronti degli arrestati. I reati ipotizzati sono addestramento e attività con finalità di Terrorismo internazionale e associazione a delinquere finalizzata alla falsificazione di documenti e al favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. «Approviamo subito un provvedimento d'urgenza a difesa della sicurezza nazionale» è l’appello su Facebook del presidente di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni.

Italia, allerta terrorismo mai così alta
A rivelare il grado di pericolosità dovuto al terrorismo islamista nei giorni scorsi è stato lo stesso ministro degli Interni, Marco Minniti. Commentando l’inchiesta sull'imam di Foggia, ha dichiarato a La Stampa che il quadro  «non ha eguali in Occidente». Il quadro della minaccia di Isis rimane radicalmente immutato. Anzi, la caduta di Raqqa e Mosul, se da una parte fa venir meno l’elemento 'territoriale' del Califfato, dall’altro aumenta la pericolosità dell’altra componente, quella terroristica». Sempre secondo Minniti, con l’indagine di Foggia, «è stata dimostrata l’importanza del patto con l’Islam italiano, chiamato un’altra volta a grande responsabilità».

Non solo Foggia: anche Torino e Latina
Poi, dopo Foggia, c’è stato l’arresto a Torino del 23enne marocchino naturalizzato italiano, per «partecipazione all'associazione terroristica dello Stato Islamico». Halili Elmahdi, l'italo marocchino arrestato ieri, come ha riportato il Giornale faceva parte dei 70-80 potenziali terroristi che potrebbero colpire in Italia. Tutti nella lista di sorvegliati del primo livello, che in gergo vengono chiamati «attenzionati». I sospetti perquisiti in varie città legati al caso Halili rientrano nel bacino più ampio di potenziali jihadisti con pericolosità minore, che sarebbero almeno 1000 sul territorio nazionale. Stamattina, poi, è arrivata l’operazione che ha smantellato la rete legata ad Anis Amri.

Meloni: «Espulsione dei soggetti radicalizzati»
«Espulsione immediata di tutti i soggetti radicalizzati» è l’appello su Facebook di Giorgia Meloni, presidente di Fratelli d’Italia, che prosegue: «i potenziali terroristi islamici non devono rimanere un minuto in più in Italia o nelle nostre carceri, dove possono fare propaganda. Siamo in guerra e non c'è un minuto da perdere. Fratelli d'Italia rivolge un appello al Governo e a tutte le forze politiche in Parlamento: approviamo subito un provvedimento d'urgenza a difesa della sicurezza nazionale».