Via libera a missioni in Niger e Libia, il no del M5S: due nuove missioni a Camere sciolte?
L'M5S, con LeU, ha votato contro alle missioni in Niger e Libia, definendo la decisione del Governo di deliberare a Camere scolte una 'prepotenza istituzionale'

ROMA - Per la rimodulazione dell'impegno italiano nelle missioni internazionali, che prevede l'invio di 470 militari in Niger e 400 in Libia, si profila un via libera ampio e bipartisan. Mentre mercoledì la questione arriverà in aula alla Camera, oggi i ministri degli Esteri Angelino Alfano e della Difesa Roberta Pinotti sono stati sentiti sul tema dalle commissioni Esteri e Difesa di Camera e Senato. L'avvio di attività italiana di «formazione e addestramento» in Niger, ha sottolineato il titolare della Farnesina, «riflette un preciso interesse nazionale» e giunge a fronte di «minacce che ci vedono esposti in prima linea». "La missione in Niger - ha sottolineato Andrea Manciulli, deputato Pd - ha implicazioni di interesse nazionale e anche in un quadro di evoluzione della minaccia complessiva di cui dobbiamo farci carico. Noi dobbiamo affrontare questa nuova fase dando un supporto alle volontà locali. Credo che sia nteresse di tutti guardare alla stabilizzazione di quell'area».Anche il centristra Pierferdinando Casini ha approvato il piano del governo. «L'Europa - ha detto - è chiamata a una assunzione di responsabilità. E' importante che il nostro ministro degli Esteri continui a chiedere all'Ue un maggiore impegno e un maggior sostegno alle nostre azioni di normalizzazione delle aree del Mediterraneo».
Qualche dubbio dalla Lega
Forza Italia, come già annunciato, è pronta a dare il via libera alla missione, anche se gli azzurri hanno sollevato alcuni interrogativi. «Le missioni - ha spiegato il senatore Maurizio Gasparri - devono proseguire. Con il capogruppo Paolo Romani abbiamo chiesto alcuni chiarimenti e approfondimenti ma approviamo la missione in Niger. E' una politica necessaria e il Parlamento può riunirsi e deliberare».Anche la Lega non è pregiudizialmente contraria alla missione in Niger. Il segretario Matteo Salvini si è detto «a favore» ma aspetta di «leggere il provvedimento».Per questo i parlamentari leghisti, in commissione, hanno chiesto chiarimenti perchè «se fosse davvero a contrasto dell'immigrazione come Lega dovremo dire 'ci hanno ascoltato' ma non siamo così ingenui da pensare che sia così. E' una cosa seria o di facciata?»
Il no dell'M5S
Nettamente contrari, invece, tanto la sinistra che il Movimento 5 stelle. «La decisione del governo di deliberare non una ma due nuove missioni militari in Africa, Libia e Niger, con le Camere sciolte - ha denunciato Erasmo Palazzotto di Liberi e uguali - è un atto di prepotenza istituzionale che condizionerà il futuro della politica estera del Paese per i prossimi decenni. Una scelta di questa natura non può essere assunta da un Parlamento che non si trovi nel pieno delle sue funzioni senza che questo determini un vulnus per la nostra democrazia».Anche il Movimento 5 stelle, con il senatore Vincenzo Santangelo, si detto «assolutamente in disaccordo» con il governo, esprimendo «contrarietà verso un sistema di politica estera confusionario e inaccetabile».