Eventi a Genova, 6 cose da fare giovedì 28 dicembre
Concerti, spettacoli, cultura e tanto altro. Ecco cosa vi attende per questa serata genovese e come fare per non perdere il meglio

GENOVA – Dai concerti nei locali, agli spettacoli a teatro; dalle acrobazie, alla comicità. Ecco qualche consiglio per la vostra serata e per non lasciarsi sfuggire gli appuntamenti più interessanti.
Musica live
Giovedì 28 dicembre, alle 21.30, nuovo appuntamento con la serata di jam session blues al Count Basie. Concerto blues di apertura e, a seguire, palco aperto: incontri improvvisati di musicisti e cantanti per la straordinaria atmosfera di una serata jazz sempre imprevedibile e in cui pubblico e artisti, insieme, condividono magia e divertimento. Una serata con la straordinaria atmosfera delle amicizie musicali da gustarsi in compagnia di un drink all’insegna dell’amicizia e della convivialità culturale.
A Teatro
Dal 28 dicembre al 7 genneio, al Teatro della Corte è Jurij Ferrini, regista e autore, a evocare la celebre regia de «Le baruffe chiozzotte» realizzate da Giorgio Strehler nel 1964: edizione memorabile che svelò ancora una volta la capacità goldoniana di tratteggiare affreschi umili e verissimi. Recensendo quello spettacolo, il critico Roberto De Monticelli scriveva: «Le baruffe è la commedia in cui il realismo di Goldoni attinge più direttamente alla realtà popolare… quella gente di barca e di canale, di 'sottoportego' e di 'pescaria' il Goldoni l’aveva, come è arcinoto, conosciuta da vicino. Aveva vissuto in mezzo a loro quando a 21 anni era stato, a Chioggia, coadiutore aggiunto nella cancelleria criminale… Non è però il primo testo teatrale italiano che prenda a protagonista esclusivamente il popolo, ma è certo la prima commedia completa, di struttura organica, che punti soprattutto alla rappresentazione di un momento di vita popolare. Ed è il capolavoro che si sa, dal quale rimasero colpiti, a un secolo di distanza, Goethe e Wagner». Proprio all’afflato popolare guarda oggi Ferrini che chiama attorno a sé un cast assolutamente interessante. E affida a Natalino Balasso, interprete dalla cifra sorniona e comica nato poco lontano da Chioggia, l’incarico della traduzione e dell’adattamento. La commedia funziona in chioggiotto come in italiano: non a caso lo stesso Goldoni, nella sua riforma del teatro, ha lasciato spesso il veneziano per approdare a una lingua italiana fortemente teatrale.
Commedia
Al Politeama fino al 7 gennaio, «Matrimoni e altre catastrofi» (titolo originale How the Other Half Loves) è una commedia del 1969 di Alan Ayckbourn, autore, fra gli altri di «Le Conquiste di Norman, Camere da letto». La relazione extraconiugale tra un uomo sposato e la moglie del suo capo e i loro tentativi di coprire la tresca, coinvolgendo anche una terza coppia, scatena un meccanismo esilarante di equivoci e rivelazioni. Perché vederlo: 3 coppie di età ed estrazione sociale differenti. Un adulterio. Fraintendimenti e risate dal ritmo inarrestabile, da uno dei più prolifici ed acclamati commediografi britannici contemporanei.
Acrobazie
Al Porto Antico di Genova, alle 17, lo spettacolo «Sentido». Espressione e manifestazione della più profonda riflessione sul «senso dell’equilibrio», lo spettacolo presenta un lavoro profondo ed immaginifico sulle differenti forme di equilibrio e disequilibrio inteso come limite, punto zero, vuoto da corteggiare. Uno spettacolo fatto di quadri, in cui tre personaggi si incontrano e si scontrano in un luogo indefinito, alla costante ricerca di un equilibrio o di un senso. Corda, trapezio, tessuto, acrobazie aree e musiche dal vivo sono gli elementi che accompagnano i tre artisti nelle loro peripezie demenziali e non, arrivando a dare forse un senso al loro incontro e alla loro relazione.
Cultura
Il Museo Diocesano di Genova organizza una visita serale esclusiva al complesso del duomo (alle 21 e posti limitati), per un appuntamento durante le feste di Natale. La Cattedrale centro della vita religiosa anche civica della città sarà scoperta raccontando la storia attraverso spazi abitualmente non visitabili. La visita si concluderà con la salita alle Torri della Cattedrale, da cui godere del panorama sulle luci della città. La visita si snoderà quindi fra opere d’arte e testimonianze di storia conservate nella Cattedrale, soffermandosi soprattutto nella quattrocentesca Cappella del Battista, il santo patrono, alla quale, eccezionalmente, si potrà avere accesso per ammirare da vicino la cassa marmorea del XIII secolo. Si proseguirà nel Coro cinquecentesco, rappresentazione su legno della storia dei santi più importanti del Duomo: Lorenzo - titolare dalla Cattedrale - e Giovanni Battista. Da questa prospettiva si potranno ammirare gli affreschi del catino absidale con le storie di Lorenzo. Inoltre si visiterà il Tesoro della Cattedrale, scrigno di oggetti preziosi come la Croce degli Zaccaria e il Piatto del Battista. Successivamente si salirà fino alla Tribuna del Doge per abbracciare con lo sguardo, dall’alto, le navate e l’altare maggiore, per concludere infine il tour sulla Torri della Cattedrale. Per info e prenotazioni: Biglietteria Museo Diocesano, 010 2475127 (orario: da lunedì a domenica 12-18 chiuso il martedì), info@museodiocesanogenova.it. Si consiglia prenotazione.
Comicità
A La Claque, dalle 21, i Pirati dei Caruggi. Scippando il titolo di una vecchia commedia di Govi , i Pirati dei Caruggi con «Sotto a chi ciocca!» tornano alla Claque per la terza stagione consecutiva, più recidivi e riottosi che mai. E lo fanno con il chiaro intento di «cioccare», termine tecnico dal duplice significato: dare di matto e farsi grasse risate. I «Fanatici 4» hanno il coraggio di ripresentarsi al pubblico armati di nuove idee, ma fedeli allo stile comicamente strabico che li porta con un occhio a guardare il punk e con l’altro a friggere il classico. Inalterato, almeno a livello anagrafico, il cast: composto dal poliedrico e super-operativo Alessandro Bianchi, dal graffiante e sopraffino Fabrizio Casalino, dall’imprevedibile e geniale Andrea Ceccon e dallo stupefacente e pericoloso Enrique Balbontin. Sul palco si alterneranno personaggi, monologhi, scenette, canzoni, balletti, qualche rutto e tanta tanta Liguria. Tutte cose che tra un pezzo e l’altro vi faranno dire: «Sotto a chi ciocca!».