28 marzo 2024
Aggiornato 11:00
Congresso Fdi

Delmastro (Fdi) al DiarioDelWeb.it: «Ecco chi sono i nostri eroi»

Il membro del direttivo nazionale di Fratelli d'Italia a margine del congresso di Fdi che si è tenuto a Trieste: «Vogliamo dare voce a chi fa figli, ai pensionati, a chi produce in Italia»

TRIESTE - «Quello di Trieste è stato il congresso di un grande partito che ha lanciato un appello ai patrioti» ha spiegato Andrea Delmastro, membro del direttivo nazionale di Fratelli d'Italia a margine del secondo congresso nazionale che si è svolto a Trieste il 2-3 dicembre. «Abbiamo lanciato un appello ai patrioti - ha proseguito Delmastro - che per noi sono persone normali, ma allo stesso tempo eroi». I patrioti moderni, ha detto il consigliere comunale di Biella, sono coloro che «producono senso mettendo al mondo un bambino e credendo in questa straordinaria nazione nonostante tutto e tutti», ma anche gli imprenditori che «continuano a produrre in Italia e in Europa nonostante il dumping a cui sono sottoposte e a politiche che sicuramente non agevolano» o i pensionati che si devono «accontentare della pensione minima sociale quando il primo che sbarca genera oltre mille euro che vanno alle cooperative che non devono nemmeno rendicontare nulla».

I patrioti danno senso e ricchezza alla Nazione
Fratelli d'Italia quindi ha un obiettivo ha sottolineato Delmastro: «Mettere al centro tutte questi grandi patrioti italiani che danno senso e ricchezza alla Nazione. Noi crediamo in una visione verticalista dello Stato, ma anche accettando una visione 'societaria' nelle aziende gli utili vanno divisi fra i soci. Quindi noi abbiamo milioni di italiani che hanno contribuito a costruire la ricchezza nazionale e riteniamo che debbano essere tenuti da conto per primi. Ad esempio le case popolari: oggi vengono concesse all'ultimo arrivato. A questo noi rispondiamo con una opposizione d'acciaio». Infine una stoccata agli alleati: «Noi non siamo quelli che gridano ruspa, siamo quelli che vogliono portare al governo tutte queste piccole grandi rivoluzioni».