28 marzo 2024
Aggiornato 21:30
Immigrazione

Ad Arezzo più case popolari agli italiani e meno agli extracomunitari: il cavillo «anti-stranieri» funziona

I nuovi criteri di assegnazione delle 1.300 case del territorio comunale di Arezzo favoriscono i cittadini aretini rispetto agli extracomunitari

Il Comune di Arezzo assegna più case popolari ai cittadini italiani e meno agli stranieri.
Il Comune di Arezzo assegna più case popolari ai cittadini italiani e meno agli stranieri. Foto: Angelo Carconi ANSA

AREZZO – I residenti del Comune di Arezzo hanno di che festeggiare. Rispetto a quanto accade ogni giorno in tutti gli altri paesi dello Stivale, qui è più facile per gli aretini ottenere una casa popolare. Quello che è stato ribattezzato il «cavillo anti-stranieri» funziona molto bene, e a un anno di distanza sta dando i suoi risultati. Un disoccupato italiano che attendeva l'assegnazione di una casa popolare dal 2009 e occupava solo il 154esimo posto in graduatoria, grazie alle nuove regole approvate dal Comune è balzato improvvisamente all'ottavo posto e ha già preso possesso della sua nuova casa. I criteri per l'assegnazione delle case popolari, infatti, sono diventati più stringenti dal febbraio del 2016, su iniziativa dell'assessore leghista alle Politiche della casa del Comune di Arezzo, Tiziana Nisini, e avvantaggiano gli aretini rispetto agli immigrati.

Le nuove regole del Comune di Arezzo
I nuovi criteri di assegnazione delle 1.300 case del territorio comunale stabiliscono che per partecipare ai bandi per gli appartamenti popolari deve essere rispettato l'obbligo di residenza da almeno 5 anni in Toscana. Ma non solo. Il Comune ha deciso di assegnare un punto in più a chi vive ad Arezzo da almeno 10 anni e un altro mezzo punto per chi è in graduatoria da molto tempo. In più c'è quello che è stato ribattezzato il «cavillo anti-stranieri»: chi fa domanda deve dimostrare di non possedere alcuna proprietà o diritto di godimento immobiliare, anche se all'estero. Una vera e propria rivoluzione, perché prima agli stranieri bastava presentare un'autocertificazione facilmente falsificabile e potevano così ottenere una casa popolare pur avendo – magari – una villa a Casablanca.

Più case agli aretini, meno agli stranieri
I cittadini italiani, invece, erano notevolmente penalizzati perché nel loro caso la situazione immobiliare poteva essere verificata subito al catasto e venivano controllati da cima a fondo. Con le nuove norme introdotte quasi un anno fa, le graduatorie sono radicalmente mutate a vantaggio degli aretini. Basti pensare che – come riferisce Il Giornale - solo negli ultimi dodici mesi sono state consegnate ben ottantatré case tra nuove assegnazioni e alloggi liberati: il 75% è stato assegnato a famiglie nate nella città della Giostra del Saracino e solo il 25% a nuclei familiari di origine straniera. Un vero e proprio successo sul fronte dello slogan «prima gli aretini», visto che fino al 2016 oltre la metà degli appartamenti veniva occupato esclusivamente da cittadini extracomunitari. Il Comune ha inoltre dichiarato guerra ai furbetti abusivi e, dopo una serie di controlli a tappeto, ha liberato altri ventitré alloggi che sono stati già consegnati ai legittimi assegnatari. Uno di loro aspettava da oltre dieci anni.