28 marzo 2024
Aggiornato 13:00
Immigrazione

Marcinelle, Salvini all'attacco di Mattarella: «Infanga gli italiani»

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha commemorato la strage di Marcinelle e ha paragonato i lavoratori italiani emigrati agli immigrati di oggi, ma la Lega Nord non ha gradito le sue parole

Matteo Salvini risponde a Sergio Mattarella dopo il suo discorso sulla strage di Marcinelle.
Matteo Salvini risponde a Sergio Mattarella dopo il suo discorso sulla strage di Marcinelle. Foto: ANSA

ROMA - La sciagura di 61 anni fa a Marcinelle, dove persero la vita 136 lavoratori italiani, sia motivo per riflettere sui migranti di oggi che «cercano anche in Italia opportunità che noi trovammo in altri Paesi e che sollecita attenzione e strategie coerenti da parte dell'Unione Europea». E' il monito del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, rivolto in un messaggio per l'anniversario della tragedia di Marcinelle. L'8 agosto di 61 anni fa persero la vita, tra gli altri, 136 nostri connazionali e si consumò una sciagura che ha lasciato un ricordo indelebile nella memoria europea. Ma al segretario del Carroccio, Matteo Salvini, non è piaciuto affatto il discorso del Capo dello Stato e si è affrettato a prenderne le distanze scagliandosi contro le parole di Mattarella.

Il discorso di Mattarella
Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha ricordato la strage di Marcinelle nella quale persero la vita 136 lavoratori italiani. «Siamo esortati a mantenere vivo il senso di riconoscenza per i sacrifici affrontati da tutti i lavoratori italiani, emigrati alla ricerca di un futuro migliore per sé e per le proprie famiglie – ha detto il capo dello Stato strizzando l'occhio ai migranti di oggi -. Le loro fatiche sono state feconde». Ma il riferimento malcelato all'immigrazione odierna non è sfuggito al leader della Lega Nord che non ha preso bene il monito di Mattarella.

La risposta di Salvini
«Generazioni di italiani – ha ricordato ancora il presidente della Repubblica - hanno vissuto la gravosa esperienza dell'emigrazione, hanno sofferto per la separazione dalle famiglie d'origine e affrontato condizioni di lavoro non facili, alla ricerca di una piena integrazione nella società di accoglienza». La storia dei nostri connazionali dovrebbe essere «motivo di riflessione verso coloro che oggi cercano anche in Italia opportunità che noi trovammo in altri Paesi e che sollecita attenzione e strategie coerenti da parte dell'Unione Europea», ha concluso il capo dello Stato. Salvini, però, ha subito postato un messaggio sul suo profilo Facebook e ha risposto per le rime.

Lavoratori italiani come clandestini ribelli?
«Mattarella paragona gli italiani emigrati (e morti) nel mondo ai clandestini mantenuti in Italia per fare casino? Si vergogni! Mattarella non parla a nome mio», ha scritto il segretario del Carroccio. «E' vergognoso» che il presidente Mattarella nel ricordare la strage di Marcinelle paragoni gli italiani che andavano a sgobbare in Belgio o in altri Stati, dove lavoravano a testa bassa, dormendo in baracche e tuguri, senza creare problemi, «agli immigrati richiedenti asilo che noi ospitiamo in alberghi, con cellulari, connessione internet, per farli bighellonare tutto il giorno e avere poi problemi di ordine pubblico, disordini, rivolte come quella avvenuta oggi nel napoletano», ha sottolineato anche Paolo Grimoldi, deputato della Lega Nord e segretario della Lega Lombarda, facendo eco alle parole del suo leader. «Paragonando questi richiedenti asilo nullafacenti agli italiani morti a Marcinelle il presidente Mattarella infanga la memoria dei nostri connazionali. Si vergogni», ha concluso l'esponente della Lega.