13 luglio 2025
Aggiornato 02:30
Politiche europee

Deficit, Renzi «bocciato» dall'Ue replica: «Film già visto, vinceremo la partita»

Matteo Renzi non sembra disposto a lasciarsi intimorire dai toni duri trapelati da Bruxelles a proposito della sua proposta relativa al deficit al 2,9%, ai quali replica così

L'ex premier Matteo Renzi
L'ex premier Matteo Renzi Foto: Angelo Carconi ANSA

ROMA - Matteo Renzi non sembra disposto a lasciarsi intimorire dai toni duri trapelati da Bruxelles a proposito della sua proposta relativa al deficit al 2,9% contenuta nel suo libro Avanti. Niente di nuovo, afferma a Radio Kiss Kiss, lo scontro con l'Ue «è un film già visto: tre anni fa, quando abbiamo fatto la battaglia per la flessibilità, l'Europa all'inizio diceva 'non esiste'». E rivendica i (pur modesti) risultati ottenuti durante la sua permanenza a Palazzo Chigi: «E invece nel giro dei sei mesi, combattendo una battaglia durissima, la flessibilità ce la siamo presa, 20 miliardi. È stato un successo politico. La proposta di tornare a Maastricht chiunque governerà sarà ripresa perché è talmente forte e articolata che segnerà il dibattito e la partita la vinceremo» conclude.

Fuori dalle regole
Pazienza, dunque, se la sua proposta è già stata bocciata istantaneamente dall'Ue, che gli ha ricordato che lui non è più il presidente del Consiglio in carica, e che, per bocca del presidente dell'Eurogruppo Jeroen Dijsselbloem, l'ha subito definita «fuori dalle regole».Renzi non sembra sorpreso dalle reazioni ed è convinto che il Presidente esprima pareri viziati da pregiudizio.

Su immigrazione il 99% degli italiani è con me
Quanto alle polemiche dopo le sue recenti esternazioni sull'immigrazione, che a molti hanno ricordato gli slogan della Lega, Renzi torna a giustificarsi: «Aiutiamoli davvero a casa loro è una frase di buonsenso: Salvini lo dice ma non lo fa. Il 99% degli italiani dice una cosa semplice: dobbiamo salvare tutte le vite umane e integrare chi viene da noi, non a caso sono a favore dello ius soli, tuttavia non possiamo pensare che vengano tutti da noi»«C'è - ha aggiunto - un numero chiuso oltre il quale non si può andare perché l'Italia non può essere il Paese che accoglie tutti. Se leviamo un po' di ideologia vediamo che le mie proposte sono condivisibili dalla stragrande maggioranza delle persone».