28 marzo 2024
Aggiornato 20:30
Bimba dimenticata in auto

Milano, bimba dimenticata in auto: è salva

Ennesima bambina dimenticata in auto sotto il sole. Per fortuna è stata avvistata da un passante che ha prontamente chiamato la polizia e i soccorsi. La piccola è salva

Una bimba di un anno è stata dimenticata, nella vettura dalla madre in un parcheggio della fermata metropolitana di Bisceglie a Milano
Una bimba di un anno è stata dimenticata, nella vettura dalla madre in un parcheggio della fermata metropolitana di Bisceglie a Milano Foto: ANSA | Polizia di stato ANSA

MILANO - È successo di nuovo: questa volta a Milano. Un’altra bambina dimenticata in un’auto parcheggiata. Avrebbe potuto morire a causa del caldo considerando che già in mattinata le temperature sfioravano i trenta gradi. Ma destino vuole che la piccola fosse avvistata e salvata. È stata prontamente portata al pronto soccorso e reidratata. Della mamma non si conoscono le generalità. Pare, comunque, che si sia trattato di un errore. Ecco i dettagli dell’episodio.

Un errore che avrebbe potuto costarle la vita
Un episodio come tanti altri. La mamma si stava recando sul posto di lavoro e poco prima avrebbe dovuto lasciare la piccola all’asilo. Ma per qualche strana ragione non lo fa. E non si rende conto di ciò che sta per accadere. È successo nella mattinata di ieri, a Milano, in un parcheggio situato nei pressi della fermata della metropolitana di Bisceglie, linea 1. La bambina è rimasta per circa un’ora all’interno dell’abitacolo con i vetri chiusi e sotto il sole rischiando di morire. Per fortuna dopo un po’ di tempo, intorno alle 9.30, la bambina viene avvistata e soccorsa dalla polizia e dal 118.

Un gesto volontario?
Sembra proprio di no. Anche se la mamma ha preferito rimanere anonima. Si sarebbe comunque trattato di una dimenticanza e non di un gesto volontario. «Non riesco a spiegarmelo, ero convinta di averla portata all'asilo...», ha dichiarato la mamma alla polizia. La donna, dopo aver parcheggiato l’auto ha preso un treno per recarsi al lavoro. Ma quando è stata interrogata dalle forze armate ha asserito di non ricordare i dettagli dell’accaduto, di avere una sorta di amnesia per quanto riguarda quel momento.

Salvata per miracolo
Per fortuna un passante ha notato l’auto con la bambina all’interno e ha chiamato la polizia. Gli agenti sono arrivati pochi minuti dopo. Hanno sfondato un finestrino per mettere in salvo la piccola e subito dopo si sono messi in contatto con i genitori. Il primo ad essere stato contatto è stato il padre, totalmente ignaro della vicenda. Se il passante non l’avesse vista, a causa delle temperature così elevate, la piccola sarebbe morta.

La reazione della madre
Quando la madre si è resa conto di ciò che era accaduto – una volta contatta dalla polizia – si è sentita male ed è stata trasportata in ospedale, al San Carlo, lo stesso dove è stata accompagnata la piccola. La donna è stata sottoposta a un trattamento clinico che si effettua di routine in questi casi. Ma pare che si trattasse di un errore, forse dovuto al caldo o allo stress, di cui non si era minimamente resa conto. Dopo lunghi interrogatori, infatti, non è emerso alcun disagio familiare. I due genitori sono stimati professionisti e sembra non avessero alcun motivo per mettere in atto un gesto così estremo.

Perché accadono molti casi come questo?
Esattamente un mese fa è accaduto un episodio analogo nella provincia di Arezzo – e come questo tanti altri – solo che la bimba non è stata avvistata da nessuno ed è deceduta a 18 mesi a causa di un arresto cardiaco. Verrebbe da chiedersi come sia possibile che accadono episodi di questo genere e, soprattutto, con tale frequenza. Secondo quanto dichiarato da una psicologa, proprio nel caso della bambina di Castelfranco di Sopra (Arezzo), questo genere di tragedia sarebbe causato dallo stress. «La donna che ha dimenticato la sua bambina in macchina ha registrato nella sua mente il fatto di aver portato la figlia a scuola come qualcosa di accaduto, anche se in realtà non ha mai eseguito quell’azione. Il tutto avviene in una falsa percezione di azioni compiute perché preventivate; poi il cervello, in uno stato di stress, si sposta sull’azione immediatamente da compiere dopo. Ecco allora che possono verificarsi cose terribili e inaccettabili», ha dichiarato la psicologa Paola Vinciguerra, presidente dell’Associazione Europea Disturbi da Attacchi di Panico (Euodap).