19 marzo 2024
Aggiornato 07:30
Immigrazione

Migranti, la nave di «Generazione identitaria» pronta a salpare per bloccare le Ong (e gli sbarchi)

Un gruppo di giovani di varia nazionalità si è unito in «Generazione identitaria», e si è procurato una nave, con tanto di equipaggio e capitano, che da luglio navigherà nel Mediterraneo per bloccare le ong che portano i migranti in Italia

Barcone di migranti
Barcone di migranti Foto: ANSA/MIKE PALAZZOTTO ANSA

ROMA - «Generazione Identitaria» contro le ong, con le quali il gruppo di ragazzi è in aperta polemica a seguito delle accuse del pm Zuccaro. L'iniziativa si chiama Defende Europe ed è stata organizzata da un team di giovani tedeschi, austriaci, italiani e canadesi che vogliono mettere fine a quella che considerano un'invasione. E lo fanno a bordo di una nave: bianca e rossa, con un ponte che può contenere oltre 30 persone e l’ambizione di contrastare l'attività delle Ong nel Mar Mediterraneo.

La «missione» partirà a luglio
La nave, secondo quanto riporta ilGiornale.it, entro luglio sarà pronta per portare gli attivisti di Generazione Identitaria alla ricerca di barconi carichi di immigrati da riportare in Libia. L'imbarcazione è dotata di un capitano e un equipaggio professionista, e può rimanere in mare per 30 giorni di fila. Il gruppo di attivisti «pro-border» ha dovuto sostenere costi notevoli: solo per portarla nel Mediterraneo serviranno 60mila, cifra che fino GI è riuscita a mettere insieme con la raccolta fondi intitolata Defende Europe e attiva da maggio.

Generazione identitaria
L'iniziativa nasce dall'idea di un gruppo di ragazzi che, a Catania e a bordo di una piccola imbarcazione, riesce a bloccare per qualche minuto nel porto la nave Aquarius della Ong Sos Mediterranée. Da lì parte la colletta: in poche settimane migliaia di cittadini di tutta l’Ue donano oltre 60mila euro. Ma GI deve affrontare anche molti tentativi di «sabotaggio». Prima PayPal, su pressione dei gruppi antagonisti e della sinistra internazionale, chiude il loro conto; quindi, la stessa cosa fa PostePay, su cui il gruppo aveva aperto un altro conto dopo la chiusura del primo. Lo stesso accade anche alla carta della sezione francese e a quella personale di Martin Sellner, responsabile della missione insieme a Lorenzo Fiato.

I migranti saranno riportati in Libia
«Abbiamo appena lanciato una nuova piattaforma di donazione attraverso i Bitcoin – ha spiegato Fiato – per raccogliere altri 80mila euro che ci serviranno a coprire i costi almeno due missioni in mare». Che racconta delle tante candidature già ricevute per partecipare alla missione di luglio. La nave identitaria sarà equipaggiata per mettere in sicurezza i migranti alla deriva sui barconi. Ma poi i passeggeri saranno riportati in Libia, anziché in Italia.