28 marzo 2024
Aggiornato 19:00
Evasione fiscale

Rom, vivevano in una casa popolare assegnata dal Comune ma erano milionari

La famiglia rom Ahmetovic si era finta nullatenente per ottenere la casa popolare dal Comune di Prato, ma in realtà aveva un patrimonio del valore di due milioni e mezzo di euro

A Prato una famiglia rom dichiaratasi nulla tenente era in reltà milionaria e viveva in un alloggio del Comune.
A Prato una famiglia rom dichiaratasi nulla tenente era in reltà milionaria e viveva in un alloggio del Comune. Foto: ANSA/MASSIMO PERCOSSI ANSA

PRATO – Si erano finti nullatenenti per ottenere gli alloggi popolari assegnati dal Comune. Ma disponevano di un patrimonio da due milioni e mezzo di euro. Appartamenti, preziosi e denaro in contanti a non finire. Numeri da capogiro. La scoperta arriva direttamente dalla Procura di Prato che ha identificato la «perdurante pericolosità sociale di sette appartenenti allo stesso nucleo familiare di etnia rom che nel tempo, servendosi anche di prestanome, sono riusciti a disporre di beni per un valore evidentemente sproporzionato rispetto ai redditi percepiti e dichiarati». Protagonista della vicenda è la famiglia rom Ahmetovic. Ma la storiella non finisce qui. Risulta che il portavoce sinti del campo di Mezzana avesse pure la tessera del Partito democratico.

Rom stra-ricchi ed evasori nelle case popolari
Vivevano in un alloggio popolare assegnato dal Comune di Prato. Ma evadevano le tasse e non erano affatto nullatenenti, ma milionari. Il loro patrimonio vale infatti due miliardi e mezzo di euro. La famiglia rom Ahmetovic non se la passava affatto male. Ciononostante il Comune pagava loro la casa, a discapito di altri cittadini italiani davvero bisognosi. Il capogruppo di Fratelli d'Italia nel Consiglio regionale della Toscana, Giovanni Donzelli, ricorda che già nel 2015 il partito di Giorgia Meloni aveva denunciato il fatto che il portavoce dei sinti avesse la tessera del Partito democratico e che per questo il Comune – guidato da una giunta Pd – probabilmente avesse messo in atto dei favoritismi per l'assegnazione delle case popolari.

I cittadini di Prato sono stati danneggiati due volte
«Il Partito democratico chieda scusa ai cittadini di Prato e il sindaco Biffoni si dimetta per aver assegnato a rom finti nullatenenti, ma in realtà evasori, le case popolari sottratte ad italiani bisognosi», tuona Donzelli dopo aver appreso la notizia dai giornali. «Chiediamo che venga fatta luce anche su questa vicenda, vogliamo sapere se abbia influito sulle scelte del Comune», ha aggiunto il capogruppo di Fratelli d'Italia in Consiglio regionale. «Nel sopralluogo che effettuammo proprio nel campo rom di viale Marconi sottolineammo la vergogna dei favoritismi ai rom a discapito dei cittadini pratesi» e le verifiche della Guardia di Finanza e l'indagine della Procura oggi rendono chiaro a tutti che gli italiani sono stati «danneggiati due volte: prima scavalcati ingiustamente nelle graduatorie, e poi beffati da persone ricche che attendiamo di conoscere come abbiano potuto accumulare un tesoro così grande», ha sottolineato Donzelli.