19 aprile 2024
Aggiornato 03:30
Cittadinanza agli stranieri

Ius soli, lo scontro Salvini-Gumpel a Otto e mezzo

Il leader della Lega: «Non vorrei che qualcuno a sinistra avesse in mente un piano di sostituzione delle culle. A Colonia ci sono state 1200 violenze sessuali da parte di queste risorse»

ROMA - Matteo Salvini ha ribadito il No del Carroccio allo ius soli, ospite di Lilli Gruber a Otto e mezzo su La7. «Ius soli? Non vorrei che qualcuno a sinistra avesse in mente un piano di sostituzione delle culle: visto che gli italiani non fanno più figli, allora li importiamo direttamente dall’altra parte del mondo e poi gli regalo la cittadinanza. Per me è una follia». Per l'eurodeputato si tratta di una «mossa politica di Renzi e del Pd per coprire casini vari ed eventuali e per cercare di ricompattare la sinistra nel nome dei diritti a chiunque. Ci sono la legge Fornero, che è ancora lì, una disoccupazione giovanile, che è la prima in Europa dopo la Grecia, e il Parlamento in questo momento deve essere occupato a litigare sulla cittadinanza in anticipo?».

Poi è scoppiata la lite con il giornalista Udo Gumpel sui fatti avvenuti a Colonia il 31 dicembre 2015. «Ci sono state 1200 violenze sessuali da parte di queste risorse che portano ricchezza», ha attaccato Salvini, citando il capo della polizia della cittadina tedesca. «No, guardi che è un falso» ha replicato Gumpel sostenuto dalla Gruber: «In realtà, erano più di 2000 tentativi di furto e non è stata accertata nessuna violenza sessuale, cioè quello che è stato scritto su alcuni giornali qualche giorno dopo non è vero». Salvini ha risposto: «Il capo della polizia ha parlato di 650 reati di natura sessuale a Colonia e oltre 400 ad Amburgo a opera di immigrati marocchini e algerini».