Lampedusa volta pagina: addio a Giusi Nicolini, la sindaca dell'accoglienza a tutti i costi
Braccia aperte sì, ma con regole e chiarezza: è questo il modello di Totò Martello, nuovo sindaco di Lampedusa al terzo mandato, che dice basta all'accoglienza senza se e senza ma di Giusi Nicolini

PALERMO - Lampedusa volta pagina e non riconferma la sindaca uscente Giusi Nicolini. Il nuovo primo cittadino dell'arcipelago agrigentino è infatti Totò Martello che si ha raccolto 1.566 voti. Per lui si tratta del terzo mandato a distanza da quindici anni dall'ultimo. Dietro di lui è arrivato Filippo Mannino che ha raccolto 1.116 voti. Soltanto terza la sindaca uscente alla quale sono andati 908 voti. Quarta ed ultima la ex senatrice leghista Angela Maraventano alla quale sono andati 231 voti. Una sconfitta bruciante quella di Nicolini, componente della segreteria nazionale del Pd e recentemente vincitrice del Premio UNESCO per la Pace.
Braccia aperte, ma servono regole
Per Martello il risultato è la conferma che «adesso sul piano dell’accoglienza, o meglio dell’organizzazione dell’accoglienza, deve cambiare tutto». Il modello delle «braccia spalancate» non ha retto alla prova delle urne, per il nuovo primo cittadino è tempo di cambiare: «Le nostre braccia restano aperte, ma vogliamo prima sapere quali sono le regole date: quanti ne possono arrivare, quanto tempo debbono restare, dove debbono stare». Il riferimento va alla gestione dell’hotspot, del Centro di contrada Imbriacola, a quattro chilometri dalle spiagge. Sul tema Martello è deciso: «Non ne possiamo più di vedere sciamare i migranti ovunque. Debbono dirci se da quel Centro si può entrare o uscire senza problemi. Stabiliamo le regole. Si dica se reti metalliche e poliziotti servono solo per non fare entrare i lampedusani nel Centro accoglienza».
Nicolini amareggiata
Prima di ogni altra cosa, Martello chiede chiarezza: «A cominciare dagli sbarchi. Se non c’è una emergenza perché continuano a portare migranti a Lampedusa, anziché sulla terra ferma, da Porto Empedocle a Pozzallo o Augusta? E’ arrivato il momento della chiarezza». Giusi Nicolini lascia quindi l'incarico amareggiata e anche preoccupata. Tanto che alla stampa dice: «No, non ho tempo di replicare a Martello. La mia priorità adesso è un’altra. È svuotare la stanza e fotocopiare carte a mia tutela».
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