18 agosto 2025
Aggiornato 03:00
Dopo l'ipotesi veto sugli aiuti all'Est ventilata da Renzi

Migranti, l'Ungheria ribatte a Renzi: «Siete voi a violare le regole e a far aumentare la pressione migratoria»

L'Ungheria di Viktor Orban risponde a chiare lettere agli appelli di Renzi all'Europa perché mostri la stessa severità opposta all'Italia sul deficit anche a chi non accoglie migranti

Il premier Matteo Renzi.
Il premier Matteo Renzi. Foto: Shutterstock

BUDAPEST – Non sono piaciute a Viktor Orban, premier ungherese, i continui appelli di Roma all'Ue perché prenda provvedimenti contro i Paesi che non accolgono migranti. Appelli che ultimamente si sono intensificati, visto che Renzi è solito contrapporre la generosità dimostrata dall'Italia sull'immigrazione alla severità opposta dall'Europa sulle questioni economiche. Una severità che invece, per il premier, Bruxelles non mostra con gli Stati che lasciano l'Italia sola sui migranti. Ad ogni modo, Budapest non ci stanno. E risponde a chiare lettere al nostro presidente del Consiglio.

E' l'Italia a violare le regole
«Renzi fraintende completamente la situazione, è l’Italia a violare le regole europee sul tema migranti e non già l’Ungheria»: è questo il duro attacco a Roma pronunciato dal ministro degli Esteri del governo magiaro, Pétér Szìjjàrto, affidato all’agenzia di stampa ungherese Mti. Lo scontro tra Est e Ovest della Ue si inasprisce, dunque, e rischia di diventare una vera e propria crisi diplomatica tra Italia e Ungheria. 

La minaccia di Roma
A non essere andata giù a Budapest, in particolare, è l'ipotesi, ventilata da Renzi, che l’Italia ponga il veto alla continuazione del versamento di aiuti europei ai Paesi riceventi (Ungheria compresa, che dai fondi di coesione riceve, insieme ai suoi vicini dell'Est, spinte alla crescita economica), qualora questi continuino a rifiutare le quote di ripartizione di migranti. E rispondendo proprio a queste parole, Szìjjàrto ha dichiarato: «Le risorse europee spettano ai membri dell’Europa centrale in base ai trattati, è l’Italia che non adempie ai propri obblighi. Se rispettasse meglio norme e regole comuni la pressione dell’immigrazione sull’intera Unione europea sarebbe molto minore».

Il ruolo dell'Est Europa nell'Ue
Il ministro degli Esteri ungherese rivendica peraltro il contributo dei Paesi dell'Europa centrale e orientale all’Unione, visto che «hanno aperto i propri mercati interni ai Paesi Ue dell’Europa occidentale, fra cui anche quelle italiane, che hanno così realizzato notevoli profitti». Egli ha poi continuato: «Renzi sta attaccando i Paesi dell’Europa centrale i quali rispettano le regole comuni di difesa della sicurezza dei confini esterni dello spazio di Schengen, mentre l’Italia non adempie ai propri obblighi derivanti proprio dalla sua appartenenza alla zona Schengen. Se Roma rispettasse meglio regole e norme comuni, la pressione dell’immigrazione sull’Unione europea sarebbe molto minore». Il riferimento, in particolare, è alla dichiarazione di Renzi in cui il premier sottolineava che, mentre Paesi come Ungheria o Slovacchia «ci fanno la morale sui migranti e non dànno una mano, l’Italia è pronta a mettere il veto sul bilancio comunitario».

«Ue come Urss»
Il 2 ottobre scorso si è tenuto in Ungheria un referendum in cui il governo di Orban chiedeva ai cittadini di esprimersi sull’imposizione di quote di migranti da parte di Bruxelles. Il 98 per cento dei votanti ha approvato la linea dura governativa, ma la partecipazione al voto è stata troppo bassa, inferiore al 50 per cento, quindi la consultazione popolare non ha valore. Per Orban, però, quel referendum gli ha dato comunque mandato - vista l'altissima percentuale di "no" ricevuti, di ingaggiare la propria battaglia anti-immigrazione in Europa. Alla quale ha riservato parole durissime quando, il 23 ottobre scorso, commemorando l’eroica rivoluzione ungherese del 1956, Orban ha paragonato Ue e Unione sovietica, sottolineando che oggi come allora gli ungheresi si battono contro «la sovietizzazione che la Ue e Bruxelles vorrebbero imporci».