11 dicembre 2024
Aggiornato 14:30
M5s lancia Lex Iscritti

M5s, con Lex Iscritti il trionfo della democrazia: il comune cittadino entra in Parlamento

Una giornata storica per il Movimento 5 stelle: grazie a Lex Iscritti un semplice cittadino ha formulato una proposta di legge per ridurre le pensioni d'oro dei sindacalisti e potrebbe arrivare presto al Senato. Ecco cos'è successo

ROMA – Una giornata storica per il Movimento 5 stelle. Grazie al sistema Rousseau e, in particolare, alla sua funzione Lex Iscritti, un semplice cittadino - non un politico esperto -, è entrato a Montecitorio per iniziare a lavorare alla sua proposta di legge sulle pensioni d'oro e per presentarla presto in Senato. Sembra fantascienza. Eppure è successo davvero.

Una giornata storica per il Movimento 5 stelle
Una giornata storica per il Movimento 5 stelle. Come riporta il blog di Beppe Grillo, per la prima volta, grazie al sistema Rousseau e, in particolare, alla sua funzione denominata Lex Iscritti, un semplice cittadino è entrato a Montecitorio accompagnato da un senatore pentastellato per iniziare a lavorare a una proposta di legge partita completamente dal basso e che riguarda le pensioni d'oro dei politici e dei sindacalisti. La notizia che un comune cittadino possa entrare in Parlamento e avere a disposizione i suoi «dipendenti», cioè i parlamentari, per scrivere una legge ha del rivoluzionario.

Un semplice cittadino avanza una proposta di legge
Ma è successo davvero. Claudio Volpi, cittadino torinese senza nessun trascorso in politica, è stato il primo a tagliare il nastro. Il Movimento 5 stelle, infatti, attraverso il sistema Rousseau ha messo a disposizione degli italiani la funzione Lex Iscritti, che permette appunto di trasformare le proposte di legge dei comuni cittadini in veri e propri disegni di legge parlamentari. Sembrava una sfida impossibile. Eppure i pentastellati hanno trovato il modo di dar voce ai cittadini: la proposta dal basso viene affidata a un portavoce del Movimento, un deputato o un senatore eletto in Parlamento, che s'impegna a prendersene cura e a lavorarci insieme con il cittadino stesso per farla arrivare in Senato o alla Camera.

Come è nata l'idea di Claudio Volpe
Claudio Volpe non è un giurista, né un politico, è un semplice dipendente come tanti altri. La sua proposta di legge è nata dentro l'azienda dove lavora, quando lui e i suoi colleghi si son trovati a fare i conti con le (brutte) novità della riforma Fornero. Volpe chiese ai sindacalisti di indire un'assemblea per spiegare a tutti i lavoratori i cambiamenti che avrebbero avuto luogo e poter essere informati, ma non ricevette alcun aiuto. Gli venne anzi risposto che «era una riforma assurda e che sarebbe stato inutile indire un'assemblea perché si sarebbe cambiata da sé». Ma le cose andarono diversamente.

M5S: I palazzi del potere devono essere aperti ai cittadini
In quella circostanza Claudio Volpi pensò che il sindacato avesse agito così perché «ricattato dalla legge 564 del 1996 che dà ai sindacalisti una pensione aggiuntiva che ad altri lavoratori non spetta». Così ebbe l'idea che sarebbe stata necessaria una legga per abolire questo privilegio. Da qui alla decisione di proporne una per ridurre le pensioni d'oro dei politici e dei sindacalisti utilizzando il sistema Rousseau e la Lex Iscritti del M5S il passo è stato breve. La sua proposta di legge è stata affidata in queste ore a Sergio Puglia, senatore grillino, che sottolinea: «Dobbiamo fare in modo che questi palazzi siano aperti ai cittadini e con Lex tutto questo finalmente può essere realtà».