Migranti, Renzi accentra tutto a Palazzo Chigi: ecco il suo piano
Una cabina di regia nelle mani di Palazzo Chigi, una task force a tre Ministeri per gestire tutta la filiera dell'accoglienza: così il Presidente del Consiglio risponde all'Unione Europea dopo le critiche a Merkel e Hollande.

ROMA - Proprio mentre da Milano il sindaco Beppe Sala chiede a Renzi una gestione più efficace e lungimirante della crisi migratoria, il premier Renzi decide di accentrare una cabina di regia a Palazzo Chigi per rivedere a livello nazionale la gestione migranti. Che non sarà più appannaggio del ministero dell'Interno, ma sarà costantemente seguita da una task force che coinvolge anche il dicastero della Difesa e quello degli Esteri. Tutti coordinati la governo.
La risposta di Renzi a Merkel e Hollande
Quella di Renzi potrebbe essere la prima mossa dopo gli attacchi degli scorsi giorni lanciati a Germania e Francia, colpevoli di aver troppe volte lasciato sola l'Italia nella gestione della prima accoglienza. Non a caso, il piano, da mesi in gestazione, ha visto un'accelerazione nelle ultime settimane, come scrivono i media mainstream. Il 2 settembre scorso c'è stata una riunione operativa in cui si sono definiti i dettagli, in largo anticipo rispetto a quel vertice di Bratislava dove il premier, rimasto deluso dai risultati, ha deciso di boicottare la conferenza stampa con Angela Merkel e Francois Hollande.
La gestione della filiera dell'accoglienza
Nelle mani della task force sarà dunque l'intera gestione dell'emergenza, che va dalla prima accoglienza alla ricollocazione delle persone nelle caserme, fino agli ormai famigerati accordi bilaterali con i Paesi africani. Un circuito che richiede efficienza e velocità decisionale: requisiti che al momento, al nostro sistema, mancano. Secondo fonti di stampa, Renzi dovrebbe affidare a un suo uomo di fiducia la cabina di regia.
I 3 ministeri coinvolti
Il ministero che fa a capo ad Angelino Alfano gestirà sia le espulsioni che i riconoscimenti nei Cie e negli hot spot. Il Viminale si dovrà occupare anche dei controlli su come vengono gestiti i Cie, di terrorismo e sicurezza. Al ministero della Difesa, la supervisione dello smistamento di molti migranti nelle caserme. A tal proposito negli ultimi mesi molti edifici sono stati ristrutturati proprio per essere utilizzati a questo scopo. Il ministero degli Esteri si occuperà degli accordi bilaterali coi Paesi africani. Accordi che l'Ue sventola da tempo, ma sui quali il vertice di Bratislava si è concluso con un nulla di fatto.
Spese
Il premier intende anche tenere sotto controllo il fiume di denaro che l'Italia spende per l'emergenza migranti. A dicembre 2016 il nostro Paese sborserà circa un miliardo di euro per coprire tutte le spese. E un flusso che sfiora i 160mila arrivati l'anno non può più essere considerato un'emergenza, una crisi contingente, ma una situazione strutturale. Da gestire in maniera organica.
Dopo Bratislava
Il piano di Renzi è giunto a pochi giorni dalla polemica ingaggiata dal presidente del Consiglio contro Angela Merkel e Francois Hollande, a proposito delle conclusioni inconsistenti a cui è giunto il vertice di Bratislava. «Non possiamo lasciare che il problema dell'immigrazione esploda per l'incapacità e le timidezze dell'Europa», ha dichiarato. «Sull'immigrazione il punto non è che noi vogliamo accogliere e loro no. Se è giusto salvare tutti in mare» ma «non è giusto accogliere tutti solo in Sicilia e Puglia», ha spiegato Renzi. Secondo il premier, «definire passo avanti il documento sui migranti di oggi richiede qualche forma di fantasia, da funamboli del vocabolario: si sono ridette le solite cose». Il premier ha spiegato così la propria frustrazione: «Va bene la Guardia Costiera europea, ma non è che può portare i migranti in Sicilia. O la Ue fa gli accordi con i Paesi africani, o li facciamo da soli. Secondo noi sarebbe molto meglio se fosse l'Europa a intervenire, ma se ritiene che non è una priorità, lo faremo noi».
- 28/11/2021 Lamorgese: «Blocco navale per i migranti? Non è possibile, è un atto di guerra...»
- 13/08/2021 Matteo Salvini: «Pronto a incontrare Ministro Lamorgese»
- 10/08/2021 Lamorgese: «Migranti aumentano ma nessuna invasione. Pronta a vedere Salvini»
- 31/07/2020 Luigi Di Maio sugli sbarchi: «Vanno messi fuori uso i barconi. È un'emergenza nazionale»